Il business plan: gli aspetti economici e finanziari

Il business plan: gli aspetti economici e finanziari big
Proponiamo un estratto dell’articolo dedicato al business plan pubblicato nel numero 141 della rivista Il Nuovo Club. Alberto Manzotti, dopo aver presentato in un precedente articolo le preliminari analisi di marketing e tecnica, entra nei dettagli illustrando l’analisi delle spese inerenti gli investimenti previsti e i costi operativi di gestione

Nell’articolo comparso nel numero 140 della rivista Il Nuovo Club, abbiamo presentato uno strumento fondamentale di programmazione come il business plan, chiarendo che al giorno d’oggi non ha alcun senso intraprendere un percorso imprenditoriale senza avere preventivamente analizzato le condizioni interne all’impresa e quelle del mercato a cui essa si rivolge. Le difficoltà che incontrano oggi fitness/wellness club, centri sportivi e piscine obbligano gli imprenditori a conoscere e utilizzare tale strumento in modo che il management sia consapevole delle opportunità e dei rischi che si affrontano nel momento in cui si attua una nuova iniziativa o ci si prepara a sostenere pesanti investimenti.

Nel precedente articolo abbiamo illustrato l’analisi di marketing – che come noto ha il compito di fornire una previsione dei ricavi attesi – e l’analisi tecnica, il cui scopo è indicare che cosa serve per realizzare quanto stabilito dall’analisi di marketing. In queste pagine affronteremo temi più “tecnici”, legati alla corretta impostazione di un modello di business attraverso l’analisi delle spese inerenti gli investimenti previsti e i costi operativi di gestione (necessari per sostenere la gestione del club).

In buona sostanza, l’analisi di marketing ci informa sulle opportunità di entrare in un determinato mercato, prevedendo a quali condizioni commerciali tale ingresso risulta conveniente, fornendo anche indicazioni sulle offerte commerciali che la potenziale domanda alla quale ci si rivolge può ritenere attraenti. Si pensi, ad esempio, all’introduzione nel club di una nuova sala corsi, alla realizzazione di una piscina o di un centro benessere.

L’analisi tecnica evidenzia invece le esigenze organizzative e gli strumenti necessari per affrontare questi nuovi mercati. Questi strumenti li definiremo “risorse”, indicando ciò di cui si ha bisogno per svolgere un’attività organizzata, finalizzata al raggiungimento di quegli obbiettivi che l’analisi di marketing ha indicato come realizzabili ed economicamente convenienti. Una volta attuate queste due analisi preliminari, giunge il momento di valutare il piano degli investimenti e i costi operativi di gestione.

Il piano degli investimenti

Il piano degli investimenti non è altro che l’elenco degli investimenti fissi, definiti “strumentali” e necessari per avviare l’attività oggetto dell’idea imprenditoriale, con l’indicazione del loro costo. Rientrano in questa categoria l’acquisto di immobili e/o la loro ristrutturazione, l’avviamento, gli impianti, i macchinari, le attrezzature, autoveicoli, i complementi d’arredo, il software, le licenze commerciali, i brevetti eccetera. Questa tipologia di investimento può comportare uno sforzo finanziario importante.

Il prospetto deve evidenziare l’ammontare degli stessi sia al netto sia al lordo dell’IVA e nel caso di fitness/wellness club, centri sportivi e piscine l’IVA può essere deducibile o meno a seconda delle caratteristiche sia del soggetto giuridico sia del regime fiscale al quale l’azienda è assoggettata. L’indicazione separata dell’imponibile e dell’IVA serve anche per chiedere un finanziamento.

Nel settore fitness si adotta spesso anche la formula del “leasing strumentale” che, se da una parte assicura la disponibilità di un bene senza doverne affrontare l’onere finanziario immediato conseguente all’acquisto, dall’altra richiede la disponibilità di garanzie patrimoniali o personali adeguate, senza le quali difficilmente la società di leasing accetterà di dare luogo all’operazione.

Infine, il piano degli investimenti deve riportare anche le percentuali di ammortamento annuo che si prevede di adottare. In pratica occorre stabilire per quanti anni si prevede che tali investimenti produrranno benefici per l’impresa, tenendo conto che in molti casi non si tratta solo di predeterminare una durata fisica di un bene, ma anche di valutarne l’obsolescenza (termine che indica la perdita di valore di un bene causata dal progresso tecnologico e dal conseguente ingresso sul mercato di prodotti sempre più perfezionati che inevitabilmente causano un deprezzamento di quelli che non sono più al passo con i tempi e che così cessano di essere competitivi, diventando appunto obsoleti).

Per i club bisogna anche tenere in considerazione il fatto che le mode e le tendenze cambiano e può succedere di avere attrezzature perfettamente funzionanti, e tecnologicamente valide, ma “superate” in quanto il loro utilizzo non è più in auge, dimostrando che era legato a una “moda passeggera”. Dal punto di vista economico, il valore di tali attrezzi è equiparabile a quello di attrezzi che non funzionano più.

Per approfondire…

Alberto Manzotti è autore del manuale Pianificazione e Controllo di Gestione per Impianti Sportivi, Fitness Club e Piscine, recentemente pubblicato da Editrice Il Campo, che affronta, per la prima volta, un tema di cruciale importanza come la programmazione e il controllo di gestione nel settore costituito da impianti sportivi, fitness/wellness club e piscine a uso pubblico, realtà aziendali molto complesse che necessitano di veri e propri strumenti per essere governate con profitto.

Il libro può essere acquistato online nello shop di Editrice Il Campoall’indirizzo www.ilcampo.it, oppure ordinato telefonicamente o tramite e-mail (ulteriori info sul sito).

La versione integrale dell’articolo è disponibile nel numero 141 (settembre-ottobre 2014) della rivista Il Nuovo Club. Il numero 140 (luglio-agosto 2014) contiene l’articolo che presenta gli aspetti preliminari del business plan.

Di seguito sono scaricabili le immagini delle tabelle che, per motivi di spazio, non sono state riportate all’interno dell’articolo.

Tabella 2 Tabella 5
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Tabella 6 Tabella 7
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