Il Club che fa la differenza

Il Club che fa la differenza big
Il Claremont Club, colossale centro polifunzionale californiano, è reso unico da “Project Walk”, il progetto riabilitativo riservato ai pazienti che hanno subito una lesione spinale, diventato un franchising internazionale

Il Claremont Club, centro polivalente ubicato nell’omonima cittadina universitaria situata a meno di cinquanta chilometri dalla downtown di Los Angeles, dal 1997 è diretto dal presidente e amministratore delegato Mike Alpert che con passione e competenza guida una realtà decisamente fuori dall’ordinario che occupa un’area di circa 76.000 metri quadrati che oltre ai 29 campi da tennis ospita due piscine, tre aree dedicate all’assistenza e alle attività infantili, un centro spa-benessere, due studi Pilates e un grande centro fitness.
Ma ciò che rende davvero unico il club californiano è il centro di riabilitazione Project Walk, appositamente realizzato per offrire alle persone che hanno subito una lesione spinale un percorso di riabilitazione motoria unico al mondo e al tempo stesso personalizzabile in modo da trattare ogni caso in modo specifico.

Com’è nato il progetto Project Walk

Era il 2007 quando la realtà delle lesioni al midollo spinale ha toccato da vicino Mike Alpert. Un amico della figlia – Hal, socio del club insieme ai genitori – in seguito a un incidente stradale riportò una grave lesione alla colonna vertebrale. Mike andò a visitarlo all’ospedale e fu lì che la sua vita imboccò una nuova direzione. Decise che quando Hal fosse stato dimesso non avrebbe continuato a frequentare una struttura sanitaria, bensì il suo club, in un ambiente più stimolante e familiare nel quale sarebbe stato aiutato in ogni modo a recuperare le facoltà motorie. A quell’epoca, il Claremont Club non disponeva di alcun istruttore specializzato nell’attività riabilitative riservata a pazienti con lesioni spinali e Mike incominciò a informarsi, a farsi una cultura in materia e a raccontò una piccola bugia al consiglio di amministrazione suggerendo l’introduzione di un secondo studio Pilates che, in realtà, sarebbe diventato lo spazio destinato alle attività riabilitative. Oggi, ad appena sette anni da quel giorno che cambiò il corso di una vita e la storia di un club, Project Walk è il primo franchise al mondo dedicato al recupero motorio, nato al Claremont Club e in rapidissima espansione.

La parola a Mike Alpert

«Attualmente – spiega Alpert – Project Walk Claremont si rivolge, a tempo pieno, a 48 pazienti tra i quali figurano un bambino di 9 anni colpito da ictus e tumore al cervello e un malato di SLA. Rispetto al giorno in cui misero per la prima volta piede nel nostro club, tutti i nostri assistiti si sentono mille volte meglio dal punto di vista fisico, emotivo e spirituale». Alla maggior parte dei pazienti del Project Walk Claremontè stato detto che non avrebbero più camminato, ma grazie all’aiuto di istruttori specificamente formati presso il Project Walk Spinal Cord Injury Recovery Center di Carlsbad, sempre in California, e il contributo di diversi medici di famiglia, sette di loro sono di nuovo in grado di camminare.
Alcuni pazienti oggi addirittura lavorano nel club che offre davvero un ambiente speciale sotto ogni punto di vista.
«È difficile – confessa Alpert – spiegare come questa nuova e profonda esperienza abbia cambiato la mia vita. E la stessa cosa è successa a tutti i 241 membri dello staff, ai 13 manager e ai quasi 11.000 soci. La nuova attività di medical fitness emedical wellness ha toccato tutti noi, cambiando in modo profondo le nostre esisternze».

Una struttura unica al mondo

Project Walk Spinal Cord Injury Recovery Center, il quartier generale di Project Walk, è considerata la struttura migliore, a livello mondiale, per il recupero motorio dei pazienti con lesioni alla colonna vertebrale. Offre programmi personalizzati basati su un’intensa attività riabilitativa che assicura un significativo miglioramento della qualità di vita dei pazienti. Offre inoltre agli operatori una formazione specifica e svolge una costante attività di ricerca finalizzata allo sviluppo di questo specifico campo della medicina.
È una struttura all’avanguardia che si sviluppa su una superficie di circa 2.200 metri quadrati, l’unica realtà, non inserita in un ospedale o in un ateneo, ad aver diffuso i risultati dei suoi studi tramite pubblicazioni scientifiche, ottenendo l’approvazione del mondo medico e accademico.
Il centro, che grazie ai finanziamenti ottenuti può portare avanti i suoi ambiziosi progetti di ricerca, dispone delle più avanzate strumentazioni appositamente progettate per trattare le lesioni alla colonna vertebrale. E tra queste ve ne sono alcune uniche al mondo, messe a punto al suo interno.
Non c’è dunque da stupirsi se oggi il marchio Project Walk, gestito esclusivamente da SCI Business Solutions Incorporation, identifichi un network internazionale di centri in franchising o licenziatari che comprendendo entità sia profitsianon profit, presenti in 20 paesi del mondo, in 6 continenti. Una realtà fuori dall’ordinario che, grazie ad équipe di professionisti altamente qualificati, tratta ogni giorno migliaia di pazienti.

La teoria dietro al progetto

Tradizionalmente, la riabilitazione dei soggetti che hanno subito una mielolesione si è concentrata sulla compensazione, basandosi sul principio che il sistema nervoso umano non è in grado di riorganizzarsi e migliorare la propria funzionalità rispetto a quella imposta dal trauma. Il successo conseguito dai pazienti di Project Walk, e gli studi condotti nell’ultimo decennio, hanno dimostrato che questo assunto è falso per molti pazienti. «Non siamo in grado – chiarisce Alpert – di dire con assoluta certezza quali dei nostri assistiti potranno nuovamente camminare, ma sappiamo riconoscere i sintomi che esprimono le potenzialità di un recupero funzionale associato al miglioramento delle capacità motorie. Stimoliamo queste potenzialità con un programma basato su un’intensa attività nel corso della quale vengono svolti specifici esercizi correlati agli stessi schemi motori che caratterizzano l’evoluzione umana. Utilizzando questi movimenti, i nostri specialisti cercano di ristabilire l’attività neurale nel sistema nervoso centrale secondo lo schema motorio originario, affrontando in modo mirato caso per caso, ovvero fornendo a ogni sistema nervoso stimoli appropriati per favorirne il più possibile la riorganizzazione».
E a tutto ciò va aggiunto che nella maggior parte dei casi non si fa ricorso ai medicinali – tra i quali figurano gli antispasmodici – che, secondo gli esperti del Project Walk, ostacolano le possibilità di recupero dei pazienti con lesioni spinali e, al tempo stesso, penalizzano la qualità di vita. L’ennesima prova scientifica degli straordinari effetti benefici dell’esercizio fisico che, anche in questo caso, dimostra di essere un farmaco portentoso che si sostituisce ai medicinali tradizionali sortendo effetti addirittura superiori.

La versione integrale dell’articolo è disponibile nel numero 141 (settembre-ottobre 2014) della rivista Il Nuovo Club

Per approfondire, guarda i filmati relativi a Project Walk
http://www.youtube.com/watch?v=qG2JO7nBbHE
http://www.youtube.com/watch?v=zmeZO3ZVi2I
http://www.youtube.com/watch?v=YqFw8AK4LLA
http://www.youtube.com/watch?v=jjYrDAs-rjc
https://www.youtube.com/watch?v=csZPkKfBcx8&feature=youtu.be

 

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