I numeri del fitness nel mondo

I numeri del fitness nel mondo big
Autore: 
IHRSA
Lunedì, Luglio 20, 2015
Con un fatturato di 84 miliardi di dollari, quasi 184mila club e più di 144 milioni di iscritti, il mercato mondiale del fitness appare in ottima salute. A rivelarlo è l’ultima edizione del Global Report stilato dall’IHRSA di cui proponiamo di seguito un piccolo stralcio

L’edizione 2015 dell’IHRSA Global Report, che come ogni anno fa il punto della situazione sul mercato globale del fitness/wellness, evidenzia un andamento più che positivo per i paesi già affermati e un notevole potenziale di crescita per quelli emergenti (asiatici in particolare).
Secondo le stime dell’Associazione nordamericana, nel 2014 il fatturato complessivo nei cinque continenti ha superato gli 84 miliardi di dollari, con quasi 184mila club operativi e più di 144 milioni di iscritti. In termini di regione geografica, Europa e Nord America continuano a primeggiare nonostante il grado di maturità ormai raggiunto: del resto, se si prende il fatturato come parametro di riferimento si può osservare che in cima alla classifica si collocano Stati Uniti (primi a livello mondiale anche per numero di club e iscritti) e Regno Unito – rispettivamente con 24,2 e 6,7 miliardi di dollari.
Nella Top 10 globale troviamo poi altri paesi europei (Germania, Francia, Italia, Spagna) e il Canada, nonché alcune nazioni latinoamericane (Argentina, Brasile, Messico) e asiatiche (Giappone e Corea del Sud). Interessante notare – a dimostrazione di come il mercato mondiale tenda ancora a essere concentrato in un numero relativamente ristretto di nazioni – che i primi dieci paesi per fatturato rappresentano il 73% del totale; i primi dieci per numero di club il 66%; i primi dieci per numero di soci il 75%.

Il primato statunitense

I dati sul Nord America continuano a essere decisamente positivi. Negli Stati Uniti il 2014 ha segnato un miglioramento sull’anno precedente in termini sia di numero di club (passati da 32.150 a 32.460) sia di fatturato complessivo (da 22,4 a 24,2 miliardi di dollari), con ben 54 milioni di americani iscritti a un fitness club. In Canada gli iscritti hanno invece raggiunto i 6 milioni e le strutture sono circa 6mila, con un potenziale che – secondo una ricerca indipendente condotta da IBIS World – dovrebbe garantire una crescita annua del fatturato fino al 2019. A sostenere questo andamento ci saranno diversi fattori, tra cui la crescente domanda di programmi mirati a contrastare l’obesità e l’invecchiamento e a migliorare le prestazioni sportive.
I dati diffusi dall’IHRSA hanno poi confermato che i club svolgono un ruolo sempre più importante nell’aiutare le persone a mantenersi attive e in salute. «Per il secondo anno consecutivo le visite ai club hanno superato i 5 miliardi, segnando un traguardo straordinario per il settore», ha sottolineato Joe Moore, presidente e CEO dell’IHRSA. «Ciò significa che ogni socio ha frequentato il proprio club in media 103 volte nel corso dell’anno – un risultato sinora mai raggiunto, che dimostra quanto importante sia diventato il ruolo dei club nell’aiutare sempre più americani a migliorare la propria salute».
Come in Europa, il settore ha raggiunto la piena maturità e la competizione si sta facendo più pressante. Tanto che in tempi recenti si sono registrate fusioni e acquisizioni di alto profilo per dimensioni e rilevanza strategica. Nel 2014 Curves International ha rilevato il marchio Jenny Craig, arricchendo il proprio portfolio di oltre 600 club (di proprietà o in franchising) tra USA, Canada, Puerto Rico, Francia, Australia e Nuova Zelanda. A sua volta, Curves era stato precedentemente rilevato dalla società di investimenti statunitense North Castle Partners. La californiana 24 Hour Fitness, tra le maggiori catene degli Stati Uniti, è passata di mani: Forstmann Little & Co. l’ha infatti ceduta a AEA Investors. Con una nuova squadra al comando (Frank Napolitano come presidente e Mark Smith come CEO), 24 Hour Fitness attualmente possiede e gestisce circa 400 club in 18 stati per un totale di oltre 4 milioni di soci. La nuova dirigenza ha innanzitutto arruolato come senior manager professionisti di grande talento ed esperienza. Ottimi anche i risultati registrati da Planet Fitness – nel 2014 sono stati aperti ben 171 nuovi club per un totale di 900 tra Stati Uniti, Puerto Rico e Canada – che da diversi anni persegue con grande determinazione una strategia di crescita continua. Non si può infine non menzionare Anytime Fitness: Entrepreneur Magazine l’ha inserita nella Franchise List 500 per il 2014 al primo posto tra i franchising per il fitness e al secondo nella classifica generale, davanti a giganti come Subway e McDonald’s. La cosa non stupisce, se si considera che dal 2009 la catena ha aperto almeno 250 nuove unità all’anno: oggi i club sono 2.300 in sedici paesi e cinque continenti, con quasi 2 milioni di soci.

La versione integrale dell’articolo, contenente approfondite informazioni su Europa, Stati Uniti e su diversi mercati emergenti, fotografa il settore fitness a livello mondiale. È pubblicata nel n. 147 de la rivista Il Nuovo Club, disponibile dalla metà di ottobre 2015.

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