Sellfit, soluzioni complete per il club

Stand Sellfit
Martedì, Gennaio 3, 2017
La parola a Mario Berruero, fondatore e titolare di Sellfit, per mettere a fuoco il presente e il futuro di questa dinamica azienda del settore fitness che festeggia quest’anno il suo decimo anniversario

Per conoscere il presente e il futuro di Sellfit, dinamica azienda del settore fitness che festeggia quest’anno il suo decimo anniversario, abbiamo intervistato Mario Berruero, fondatore e titolare, ritratto nella foto in basso di fronte alla sede aziendale.

 

Com’è iniziata la sua attività nel fitness e com’è nata Sellfit?

«Dopo aver gestito per anni una palestra di arti marziali, sono entrato nel settore fitness, a tempo pieno, nel 1995, collaborando con Colombo Ski Master. Con l’importazione delle Spinner® bike Schwinn ho iniziato a occuparmi della parte commerciale dei vari progetti. I nostri prodotti, allora, oltre allo Spinning® originale erano Schwinn Fitness, Schwinn Cycling, Star Trac e Why Be Normal? nel comparto abbigliamento e della nutrizione.

Nel 2006, anno in cui è avvenuta la chiusura di Why Be Normal?, Gian Franco Stroppiana ed io abbiamo fondato Sellfit, azienda commerciale, distributrice esclusiva Star Trac fino al 2009, anno in cui abbiamo fatto una scelta radicale, decidendo di non rinnovare il contratto con Star Trac, preferendo allargare la nostra gamma di prodotti non limitandoci a commercializzare esclusivamente prodotti di altre aziende, bensì producendo e rigenerando direttamente. Purtroppo Gian Franco ci ha lasciati prematuramente nel 2012. Oggi, dopo dieci anni di attività, siamo in grado di fornire in toto un centro fitness, dalla pavimentazione agli arredi, alle attrezzature rigenerate, ai piccoli attrezzi e alle strutture per l’allenamento funzionale».

Mario Berruero

Quali sono i punti di forza che distinguono e posizionano Sellfit nel mercato?

«Con le nostre disponibilità limitate, ma con la solida esperienza acquisita, cerchiamo di essere innovativi. Siamo stati i primi a produrre l’Energy Bag per l’allenamento funzionale, abbiamo sviluppato un treadmill per attività di gruppo a rulli, ideato, in collaborazione con esperti del settore, l’MR-1, attrezzo polivalente per Pilates e personal training, siamo stati tra i primi a importare le strutture per l’allenamento funzionale con pavimentazioni dedicate X-Ground… e continuiamo a sviluppare nuovi progetti. Inoltre, collaboriamo con Jill Cooper per la commercializzazione non solo dei loro trampolini elastici, ma di tutti i loro prodotti professionali.

Disponiamo, internamente, di una cabina di verniciatura che ci consente di soddisfare appieno la crescente richiesta di attrezzature usate di qualità, di proporre ottimi prodotti a costi contenuti.

Abbiamo contratti in esclusiva con aziende estere che ci forniscono prodotti eccellenti, ma anche in questo caso contraddistinti da un buon rapporto tra qualità e prezzo, e collaboriamo con una serie di formatori tramite i quali supportiamo i nostri clienti. Attualmente stiamo sviluppando il progetto W.O.W., acronimo di World Of Workout, il cui fine è dare supporto alle piccole strutture in fase di progettazione e startup. Ma il maggiore punto di forza di Sellfit è costituito dai suoi dipendenti che mettono quotidianamente passione e competenza nello svolgimento delle loro mansioni.

 

Oggi i club, rispetto a un passato non molto lontano, propongono ai clienti un’offerta di fitness molto più ampia e diversificata. Dal suo punto di osservazione, come si sono integrate le attività e gli attrezzi classici con le tante nuove espressioni del fitness?

Le soluzioni per l’allenamento proposte dai fitness club sono aumentate a dismisura anche perché le novità arrivano quotidianamente. La maggior parte degli operatori ha “smagrito” la tradizionale sala cardio e isotonica per dare più spazio alle varie attività funzionali. A mio avviso questa strategia, oggi molto diffusa, non può prescindere da un corretto posizionamento delle attrezzature in modo che, nei centri meno grandi, risultino utilizzabili negli allenamenti a circuito che possono integrarsi con il lavoro funzionale. Per chiarire questo concetto, faccio un esempio: se si dispone di poco spazio, il rack libero può essere utilizzato sia per l’attività spontanea in sala sia come stazione per il training a circuito. Questa soluzione può essere adottata con svariate attrezzature, come panche, manubri, combinate semplici o assistite e via dicendo. Credo che l’importante sia lavorare con competenza, fantasia e apertura mentale».
 

In un mondo sempre più “digitale”, che ruolo avrà, a suo avviso, la tecnologia e il web nell’immediato futuro del fitness?

«Ammetto che questo è il mio cruccio: il mio centro fitness ideale dovrebbe bandire il più possibile le varie “diavolerie” elettroniche. Mi rendo conto che è un’utopia, ma mi piacerebbe pensare che chi frequenta una palestra lo faccia anche per distogliere la mente da tutto ciò che proviene dal mondo esterno, mettendo da parte per un’ora o due la tecnologia che, essendo sempre più presente nelle nostre vite, ci segue ovunque. Purtroppo questa utopia resta tale e non a caso Sellfit propone il progetto FlitFit per portare il fitness anche a casa dei soci del club. Rivolgendo lo sguardo al futuro, prevedo che le attrezzature saranno sempre più collegate alla Rete, ma alla fine il tasto più utilizzato continuerà a essere quello recante la dicitura quick start».

 

Per maggiori informazioni: www.sellfit.com

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