Un recente studio condotto in Finlandia dall’U
La Procura e i Nas di Torino – con la collaborazione di diversi Comandi provinciali del Piemonte, di Napoli e di Savona – ha portato a termine a inizio ottobre l’operazione soprannominata Bianco d’uovo per contrastare lo spaccio e l’utilizzo di sostanze anabolizzanti.
Sono stati spiccati 10 ordini di custodia cautelare (2 in carcere e 8 ai domiciliari), 7 misure che dispongono l’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria ed eseguite 113 perquisizioni. L’indagine, iniziata nell’ottobre del 2011, ha consentito di sgominare un’organizzazione diretta da due coniugi torinesi, entrambi body builder, nonché titolari di un negozio di integratori alimentari del capoluogo piemontese utilizzato come base per distribuire – prevalentemente a frequentatori di palestre torinesi – farmaci anabolizzanti provenienti da Grecia, Cina, Slovenia, Spagna, India e Serbia.
Per l’approvvigionamento i due si rivolgevano a un culturista professionista di Casoria, in provincia di Napoli, formalmente disoccupato e pluripregiudicato per reati connessi al traffico internazionale di anabolizzanti. I tre sono stati arrestati con l’accusa di associazione per delinquere finalizzata al traffico di sostanze anabolizzanti (anche ad azione stupefacente), ricettazione e spaccio di stupefacenti.
Tra gli altri sette arrestati figurano preparatori atletici, body builder, titolari e dipendenti di centri fitness, nonché il proprietario di un altro negozio di integratori, tutti responsabili di ricettazione e commercio di farmaci illegali. Sono inoltre indagate 96 persone, accusate di ricettazione e commercio di farmaci illegali, che hanno acquistato tali sostanze illecite.
Le operazioni, che hanno coinvolto circa quattrocento carabinieri, hanno portato al sequestro di quattromila confezioni di farmaci dopanti, per un valore di quasi 160.000 euro.