Come annunciato dal Capo Dipartimento per lo Sport Flavio Siniscalchi lo

Un’ora soltanto la settimana. Basta questo, secondo i ricercatori della Feinberg School of Medicine della Northwestern University, negli Stati Uniti, per diminuire il rischio di disabilità legato all’artrosi. Certo, come i numerosi studi effettuati per misurare i benefici determinati dall’attività fisica consigliano di ritagliare più tempo per lo sport, una mezz’ora al giorno è l’ideale, tuttavia, secondo quest’ultima ricerca, anche fare poco aiuta a tenere lontana questa malattia degenerativa delle articolazioni, che può portare all'invalidità e a una conseguente perdita di indipendenza nella vita quotidiana.
Come spiega la Fondazione Umberto Veronesi, l’artrosi è una malattia reumatica cronica caratterizzata da lesioni degenerative della cartilagine articolare. Il processo non coinvolge solo la cartilagine, ma colpisce l’intera articolazione, incluso l’osso subcondrale, membrana sinoviale, legamenti, capsula e muscoli peri-articolari. L'artrosi è certamente la più comune delle malattie dell’apparato muscolo scheletrico, e purtroppo a oggi non c’è una terapia risolutiva. Si calcola che, in media, il 15.1% della popolazione degli USA sia affetta da problematiche osteoarticolari classificabili come artrosi, mentre in Italia coinvolge quattro milioni di persone, circa il 12.1% della popolazione. La prevalenza dell'artrosi aumenta con il progredire dell’età, è più alta nelle donne rispetto agli uomini; non vi è differenza fra bianchi e persone di colore, mentre la frequenza è minore fra gli Asiatici. La prevalenza, infine, è maggiore fra i soggetti in sovrappeso e obesi. L’impatto sociale della malattia è molto alto. Si stima che almeno il 3% della popolazione abbia limitazione della propria attività lavorativa conseguente all’impegno articolare in corso di artrosi.
La ricerca
L’indagine condotta dai ricercatori americani si è focalizzata su pazienti di un’età compresa tra i 48 e gli 83: per capire quale misura di attività fisica fosse necessaria a garantire benefici, i ricercatori hanno selezionato un campione di 1.500 persone affette da dolore e rigidità alle articolazioni inferiori, provenienti dalla Osteoarthritis Initiative, uno studio approfondito sull'osteoartrite del ginocchio, svolto in America tra il 2008 e il 2014. All'inizio della ricerca, tutti i partecipanti non riportavano alcun tipo di disabilità. Dunque, per monitorare i loro livelli di attività, gli scienziati sono ricorsi a accelerometri e successivamente hanno intervistato i partecipanti ogni 2 anni per 4 anni.
I risultati dello studio
Al termine della ricerca, quindi, i ricercatori hanno potuto osservare come i pazienti che svolgevano un minimo di 56 minuti di attività fisica – da moderato a vigoroso – ogni settimana vedevano ridursi il rischio di presentare sintomi di disabilità motoria, cioè di non riuscire a camminare a meno di un metro al secondo di velocità, dell’86%, e di incorrere in difficoltà legate alle attività quotidiane, come lavarsi o vestirsi, del 45%. Inoltre, solo il 4% tra coloro che hanno svolto almeno 56 minuti di attività fisica la settimana, 4 anni dopo l’inizio dello studio ha sviluppato una disabilità, contro il 24% di quelli meno attivi. E solo il 12% tra questo ha dimostrato problemi nello svolgimento delle proprie attività quotidiane, a fronte di un 23% tra i partecipanti più sedentari. Lo studio, ammettono i ricercatori, non è conclusivo e presenta certamente dei limiti, tuttavia i risultati rinforzano un messaggio importante: lo sport giova a tutte le età e aiuta a mantenersi in salute anche invecchiando.
