Bonus 200 euro e collaboratori sportivi: lettera al Sottosegretario Freni

Istruttrice in palestra
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A cura della Redazione
Martedì, Maggio 24, 2022
I collaboratori sportivi saranno probabilmente esclusi dal bonus 200 euro creato dal Governo per sostenere lavoratori e pensionati. Gerardo Ruberto, presidente FSSI, Federazione Sindacale Sportitalia, scrive al Sottosegretario di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze.

I collaboratori sportivi saranno probabilmente esclusi dal bonus 200 euro creato dal Governo per sostenere economicamente lavoratori e pensionati in seguito ai rincari dell’ultimo periodo. Una cifra che non risolve certo le difficoltà che tante famiglie e tanti pensionati si trovano oggi ad affrontare, ma che è comunque un segnale.

Tale esclusione emerge dalla pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legge n. 50 del 17 maggio 2022, recante “misure urgenti in materia di politiche energetiche nazionali, produttività delle imprese e attrazione degli investimenti, nonché in materia di politiche sociali e di crisi ucraina”. L’articolo 32-33 afferma che sono ricompresi anche i lavoratori  autonomi,  privi  di partita IVA, e i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, così come i titolari di questi rapporti di lavoro devono essere comunque iscritti alla gestione separata del’Inps (e molti collaboratori sportivi non lo sono).

Ancora una volta, il Governo ha mostrato disinteresse nei confronti del mondo dello sport e del fitness e Gerardo Ruberto, presidente FSSI, Federazione Sindacale Sportitalia, associazione che riunisce gli operatori sportivi per promuovere lo sport come attività di utilità sociale che migliora la qualità della vita, si è rivolto con ogni mezzo al Sottosegretario dello Sport Valentina Vezzali, senza ottenere risposta. Inoltre, ha ricordato che Daniela Sbrollini, senatrice e responsabile Sport di ITALIA VIVa, ha provato a fare qualcosa presentando un’interrogazione parlamentare urgente per chiedere l’inclusione della categoria nel bonus 200 euro. Di seguito uno stralcio dell’intervento dell’onorevole Sbrollini nel corso dell’interrogazione parlamentare: «L’intero comparto è stato fortemente colpito e per compensare le gravi perdite, per il 2020 e il 2021 era stato previsto un aiuto economico, sotto forma di Bonus, erogato da Sport e Salute S.p.a. Per il 2022 il contributo è stato confermato, ma come credito d’imposta. Tuttavia, molti collaboratori sportivi non sono riusciti a usufruire di tali bonus, mentre altri hanno ricevuto importi sbagliati e altri ancora hanno riscontrato integrazioni inferiori a quanto dovuto. Nonostante siano state avanzate numerose sollecitazioni, anche in questo nuovo decreto non sono state previste misure in loro favore. È giusto che il Governo intervenga per sanare questa discriminazione». Gerardo Ruberto ha inoltre inviato una lettera, in formato elettronico, all’ Onorevole Freni, Sottosegretario di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze, che riportiamo di seguito.

“Buongiorno On. Sottosegretario Freni, (Sottosegretario di Stato al Ministero dell’economia e delle finanze nel governo Draghi), mi permetto di scriverle grazie al contatto suggeritomi dall’on. Zoffili che mi ha fornito la sua e-mail. Sarà breve, ma è mio scopo presentarle il nostro mondo. Sono Gerardo Ruberto è rappresento la Federazione Sindacale SportItalia, il primo sindacato che si occupa di sport, fitness, wellness e movimento fisico, inoltre sono presidente del Polo della Salute, associazione che si occupa di diffondere la cultura del movimento fisico come “farmaco naturale”, atto a prevenire patologie legate alla sedentarietà.

Sono all’interno del settore sportivo da oltre 40 anni e in tutti questi anni lo sport come settore è stato posto in primo piano solo in occasione di gare mondiali e di grandi vittorie. Vede onorevole sottosegretario, questo ci fa onore come italiani, tuttavia dietro questo mondo esiste una popolazione di collaboratori di oltre 1 milione di persone che operano nelle varie palestre, piscine e scuole sportive, operatori e professionisti, che si occupano di far star bene le persone di tutte le età, riducendo sicuramente la spesa dello Stato italiano. E non dimentichiamoci inoltre che gli stessi grandi campioni sono nati e cresciuti, a livello di performance, in queste piccole realtà.

Le imprese del nostro settore sono oltre 175.000 e tra queste aziende molte sono in difficoltà: si stima che oltre il 30% possano chiudere; troppo pochi gli aiuti ricevuti dallo Stato durante la forzata chiusura e uno scarso supporto nell’affrontare tutte le difficoltà legate agli affitti, all’incremento dei costi della luce e del gas. Il settore, spiace dirlo, è stato abbandonato.

Onorevole sottosegretario, mi permetto di dirle che giungo a lei dopo aver già provato nei giorni scorsi a scrivere alla sottosegretaria con delega allo sport On. Vezzali , la quale non mi ha mai risposto. Purtroppo latita.

Dopo averle presentato il sindacato e il nostro settore “invisibile”, vorrei ora portare alla sua illustrissima attenzione l‘ultimo segnale che evidenzia come i collaboratori e gli operatori del settore non esistano! Siamo, parrebbe purtroppo, una delle poche categorie escluse dal bonus dei 200 euro (cifra che come è facile comprendere resta di una scarsità offensiva per chiunque, ma comunque sarebbe stato un segnale anche per noi, nuovamente invisibili).

La ringrazio per la sua attenzione e le auguro buon lavoro, confidando possa far sì che lo sport già dalle basi, quindi i lavoratori che in essi operano, divenga visibile agli occhi di questo Governo”.

 

In fede

Gerardo Ruberto

presidente FSSI

 

 

 

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