Che la ripresa economica dipenda anche dalla salute
Lo yoga, dopo aver recentemente sperimentato le alte e le basse temperature e visto nascere classi appositamente pensate per avvicinare il pubblico maschile, continua a evolversi: ora, per stimolare mente, corpo e sensi, punta sui colori.
La nuova versione dell’arte olistica per eccellenza è il Chroma Yoga, un approccio inedito alla millenaria disciplina che combina luci e cromoterapia, associate a suoni ed essenze naturali per regalare un’esperienza immersiva e multisensoriale. Aperto a Shoreditch, a Londra, lo studio ChromaYoga è stato fondato dall’ex danzatrice e amante del fitness Nina Ryner che, ispirata dalle installazioni interattive degli artisti James Turrell, Carlos Cruz-Diez, Veronica Ann Janssens e Olafur Eliasson, ha deciso di fondere la tradizione con l’odierna tecnologia.
Nina Ryner, fondatrice dello studio ChromaYoga
Ogni classe di ChromaYoga si svolge in una sala dal design ergonomico, immersa in uno specifico colore che richiede altrettanto specifiche sequenze di movimenti, corrispondenti alle proprietà curative di quel colore. Ogni sessione prevede una colonna sonora appositamente composta in accordo con le frequenze emesse dal nostro cervello in diversi stati di coscienza. Il fine è di infondere uno stato calmo e rilassato. L’esperienza immersiva e multisensoriale si conclude con una speciale fragranza di oli essenziali, ciascuna diversa a seconda della classe e del colore da accompagnare, creata ad hoc in collaborazione con Asakala, uno dei più noti produttori di profumo di Londra.