Fitness: un settore sempre in movimento

Donna che salta
Autore: 
Redazione
Venerdì, Maggio 13, 2016
Il mondo del fitness non sta mai fermo, propone continuamente nuovi modi e strumenti per raggiungere e mantenere la forma fisica con un duplice obiettivo: soddisfare il suo “popolo” e conquistare nuove fasce di utenti

Coerentemente con il dinamismo che è nel suo DNA, il settore del fitness non sta mai fermo e continua a sperimentare, a reinventarsi, a proporre nuovi modi per raggiungere e mantenere la forma fisica, socializzando e restando in salute, anche dal punto di vista mentale. Per farlo, attinge anche dal suo passato, ritornando alle origini del movimento, dando vita a miscele di diverse discipline per rinnovare la propria offerta. Tutto questo con due finalità ben precise: continuare a soddisfare, e quindi fidelizzare, il suo “popolo” e al tempo stesso conquistare nuove fasce di consumatori per allargare il mercato e creare nuove opportunità di business. Nascono così nuove attività che in certi casi diventano fenomeni planetari o quantomeno tendenze degne di nota, nuovi attrezzi, nuovi concept di club e di fruizione degli stessi.

Gli eventi espositivi e congressuali dei primi mesi dell’anno – in ordine cronologico ForumClub, IHRSA International Convention and Trade Show e FIBO e, a inizio giugno RiminiWellness – presentano anteprime e fungono da vetrina delle tendenze in atto.

 

Ritorno alle origini del movimento

 

Il functional training, uno dei protagonisti dell’esercizio fisico odierno, si presenta sotto diverse forme che, in modi diversi, costituiscono un ritorno alle origini del movimento, ovvero agli esercizi fondamentali, svolti a corpo libero o con attrezzi classici, come nel caso del CrossFit, del Calisthenis e del boot camp, o “military fitness” che dir si voglia. Queste attività hanno riscoperto, e riportato in voga persino tra le donne, i piegamenti sulle braccia, le trazioni alla sbarra e l’utilizzo di attrezzature che non tanto tempo fa sembravano il ricordo sbiadito di un’epoca che fu. Lo stesso TRX, inventore del fitness in sospensione, esprime un concept che si è affermato in un lasso di tempo molto breve grazie anche e soprattutto alla sua semplicità disarmante, ideale per lo svolgimento di esercizi efficaci e sicuri, in grado di stimolare tutti i distretti muscolari, adattabili alle esigenze e alle condizioni fisiche di ogni utente. Lo stesso discorso vale per gli esercizi finalizzati al miglioramento dell’equilibrio, della postura e della simmetria corporea che i club più scrupolosi abbinano ad attente valutazioni impiegando strumenti diagnostici ad hoc e professionisti adeguatamente preparati.

Restando nell’ambito dell’allenamento funzionale, hanno fatto la loro comparsa nuovi attrezzi più “strutturati”, ma pur sempre “spartani”, per lo svolgimento di un’ampia gamma di esercizi finalizzati allo sviluppo della resistenza aerobica e muscolare, nonché della potenza, risultando ideali per la preparazione atletica, anche di alto livello, il personal training, il group training e l’utilizzo individuale. In questa “categoria” rientra anche una nuovissima linea di attrezzi che sfrutta il principio dell’instabilità, costringendo il corpo a reagire all’interferenza motoria imprevista per migliorare la reattività neuromuscolare e, di conseguenza, le prestazioni e la forma fisica.

 

Il ruolo crescente della tecnologia

 

La tecnologia, nelle sue diverse espressioni, si è ritagliata un ruolo significativo anche nel mondo dell’esercizio fisico. Il virtual fitness, ovvero le lezioni tenute da istruttori virtuali – filmati o sotto forma di “avatar” – sono ormai diffuse a livello internazionale e il fenomeno sta prendendo piede anche in Italia. E lo stesso discorso vale per ambientazioni virtuali altamente coinvolgenti abbinate all’istruttore in carne e ossa, soluzione questa che valorizza due elementi che possono integrarsi in modo sinergico. La realtà virtuale viene oggi impiegata pe rendere l’allenamento più coinvolgente e suggestivo, addirittura surreale grazie a scenari che portano l’utente in mondi paralleli, distraendolo dalla fatica, motivandolo nel corso della sessione, facendolo divertire e persino emozionare. Il mercato offre già interessanti prodotti di questo tipo e c’è da aspettarsi che questo comparto cresca velocemente negli anni a venire.

Gli istruttori reali continuano ad avere un peso strategico importante per la maggioranza dei club in quanto l’aspetto relazionale e l’unicità della componente umana restano insostituibili. Le lezioni di group fitness “virtual” risultano ideali per rendere il palinsesto orario dei corsi più completo, consentendo agli operatori di soddisfare i clienti in tutte le fasce orarie e tutti i giorni, andando così incontro alle esigenze di un più ampio spettro di utenti.

Sono inoltre sempre più diffusi, sul web e su altri supporti, i filmati che mostrano l’esecuzione degli esercizi, così come le lezioni tenute da istruttori reali trasmesse in streaming, in diretta o differita a seconda della finalità. Una realtà che sta facendo il suo ingresso in Italia proprio ora.

 

Tecnolgia da indossare

 

I dispositivi indossabili, come smart watch e smart band che consentono di monitorare l’allenamento e addirittura tenere sotto controllo i comportamenti quotidiani 24 ore su 24, dunque lo stile di vita, hanno recentemente fatto il loro ingresso nei club che hanno scelto di occuparsi dei propri clienti anche quando sono lontani, offrendo loro un servizio più completo e più personalizzato, coerente con il coaching, sempre più diffuso e che potrebbe ritagliarsi un ruolo da protagonista in un futuro prossimo, affiancando il personal training, ampliandone il raggio d’azione.

 

EMS training, nuovi format di club e di fruizione

 

L’ultima edizione di FIBO ha confermato che l’EMS training, l’allenamento svolto con l’ausilio di dispositivi indossabili per l’elettrostimolazione muscolare che massimizza gli effetti degli esercizi svolti, è un fenomeno di grande portata in Germania – che conta già tante “boutique” specializzate e corner all’interno dei fitness club – che si sta diffondendo anche in Italia.

Le cosiddette boutique fitness, i club specializzati, dedicati a una specifica attività e di piccole dimensioni, stanno facendo il loro ingresso nel mercato italiano nel quale si potrebbe assistere a una frammentazione dell’offerta che è già realtà in altri mercati più maturi del nostro come gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Germania.

Queste realtà, come i box dedicati al CrossFit (già 330 in Italia e destinati a crescere ancora) in molti casi optano per il pay per use, ovvero vendono le singole lezioni/ingressi e pacchetti anziché l’abbonamento temporale, a un prezzo decisamente più elevato. Un fenomeno, questo, che in alcuni mercati sta già modificando lo stile di consumo degli utenti del fitness che scelgono il club in cui allenarsi esattamente come scelgono il ristorante per la cena o il bar per l’aperitivo, ad esempio frequentando una boutique fitness dedicata all’indoor cycling il lunedì, un box CrossFit il mercoledì e un centro Pilates o una piscina il venerdì.

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