Il club della longevità

Premiazione Club Award 2017
Autore: 
Redazione
Lunedì, Giugno 26, 2017
Motoria Club, primo “longevity center” d’Italia, si è aggiudicato il Club Award 2017 nella categoria Innovazione. Il direttore Dino Potenza racconta un caso esemplare, che darà vita a un franchising no-profit, e propone la sua intervista al professor Valter Longo, ideatore della "Dieta Mima Digiuno"

La puntata del 6 marzo 2016 della trasmissione di Rai 3 "Presa Diretta", intitolata "Sazi da morire", parlò delle ricerche effettuate dallo scienziato italo-americano Valter Longo su alimentazione, digiuno, malattie e longevità. Quella trasmissione ha fatto nascere in Dino Potenza (nella foto sotto, a destra, al fianco di Valter Longo), direttore del Motoria Club, l’idea di creare qualcosa di nuovo nel settore fitness: «Fui molto colpito dai risultati straordinari degli studi del professor Longo – racconta Potenza –, così cercai altre notizie su internet, appassionandomi ancor di più alle sue scoperte. Dopo due mesi, non senza difficoltà, riuscii a parlare telefonicamente con lui e a illustrargli il mio progetto».

 

Valter Longo e Dino Potenza

 

Pochi mesi dopo, proprio mentre stava uscendo in Italia il libro "La Dieta della Longevità" di Valter Longo, Motoria Club metteva in pratica tutte le indicazioni scientifiche del biologo italo-americano circa l’allenamento e l’alimentazione finalizzati alla longevità. Così, un piccolo fitness club di Potenza è diventato il primo "Medical Fitness & Longevity Center" dello Stivale. Per attuare questo progetto, premiato dal Club Award 2017 nella categoria "Innovazione", Motoria ha modificato la propria mission, ponendo la longevità fra i suoi principali obiettivi, modificando di conseguenza i servizi proposti, inserendo nuove attività basate sulle teorie di Longo.

«Inannzitutto – puntualizza Dino Potenza – chiariamo una cosa: proporre attività e servizi per la longevità non significa rivolgersi alla fascia della terza età. Già in età giovanile si dovrebbe pensare a come assicurarsi una vita lunga e sana, cercando di ritardare i processi d’invecchiamento e di minimizzare i rischi di ammalarsi. Nel suo libro, Longo spiega come è possibile vivere più a lungo e in salute. Abbiamo quindi deciso di fare “rete” con medici, nutrizionisti e associazioni interessate per proporre questo elisir di lunga vita».

Con l’obiettivo di divulgare gli studi di Longo, è così nato il protocollo d’intesa sottoscritto dalla Federazione dei medici di famiglia (FIMMG Basilicata), dall’associazione tutor dei consumatori e dal Motoria Club, sotto il patrocinio dell’Ordine dei medici della provincia di Potenza. Il progetto è stato presentato al pubblico il 5 novembre 2016, a Potenza, nel corso di un convegno al quale ha partecipato, in videoconferenza da Los Angeles, anche il professor Longo. I trenta medici che hanno aderito costituiscono una rete afferente al Motoria Club, il cui obiettivo è incoraggiare i pazienti a modificare il proprio stile di vita, informandoli e indirizzandoli circa questa grande opportunità. Per i professionisti coinvolti in questa iniziativa è stato avviato un percorso di formazione a distanza, e altre attività, in collegamento con Longo e il suo team. Il programma proposto agli utenti consiste invece nell’adozione della dieta della longevità (che si ispira all’antica dieta mediterranea), ed eventualmente della Dieta Mima Digiuno di 5 giorni (sinteticamente "DMD"), in abbinamento a programmi d’allenamento specifici, basati sulle indicazioni dello scienziato italoamericano.

«Adeguare i nostri protocolli di allenamento – continua Potenza – non è stato difficile poiché non servono attrezzature particolari, solo conoscenza e consapevolezza della potenzialità dei metodi. Stiamo inoltre perfezionando programmi d’allenamento per la longevità originali. Medici e nutrizionisti partecipano alla realizzazione di un percorso di educazione alimentare sulla Dieta della Longevità, offrendo tutta l’assistenza necessaria, in special modo a chi vuol seguire la Dieta Mima Digiuno. Il rapporto di collaborazione diretta con Longo – sottolinea Potenza – è prezioso: osserviamo tutte le sue indicazioni e i suoi consigli, ad esempio per quanto concerne le analisi di laboratorio e della composizione corporea. Inoltre, riceviamo i kit di alimenti e integratori ProLon, clinicamente testati negli Stati Uniti per fare la DMD, con il vantaggio di poterlo fornire agli utenti in tempi rapidi. Oltre agli effetti di prevenzione e cura di molte patologie, la Dieta Mima Digiuno e la Dieta della Longevità sono molto efficaci per perdere peso. Agli obesi proponiamo specifici percorsi di gruppo o individuali che includono, oltre all’educazione alimentare, il supporto cognitivo-comportamentale e programmi d’allenamento innovativi, con un approccio multidisciplinare psico-fisico e integrato che coinvolge psicoterapeuta, nutrizionista, medico e dottore in scienze motorie».

La versione integrale dell'articolo dedicato al Motoria Club è pubblicato nel numero 157 (maggio-giugno 2017) della rivista Il Nuovo Club. Di seguito la versione integrale dell'intervista di Dino Potenza al professor Valter Longo della quale è stato pubblicato uno stralcio sulla rivista.

 

Frutta

 

Anche gli sportivi "devono" digiunare

Secondo lo scienziato Valter Longo (nella foto ritratto con Dino Potenza), anche chi fa sport ed esercizio fisico dovrebbe attenersi periodicamente al “digiuno”. Ritiene che la dieta proposta dalla palestra del futuro, per assicurare buone prestazioni sportive e soprattutto preservare la salute e favorire la longevità, non debba prevedere un eccesso di proteine. Di seguito riportiamo l’intervista di Dino Potenza al professor Valter Longo.

È italianissimo, ma ormai pensa in inglese. Nato e cresciuto a Genova, da una famiglia di origini calabresi, da ragazzo si trasferì a Los Angeles per studiare musica, ma la passione per la biologia lo portò a imboccare un’altra strada. Oggi Valter Longo, fra i maggiori esperti al mondo di gerontologia, è direttore dell’Istituto sulla Longevità all’USC (University of Southern California) di Los Angeles. Lavora anche in Italia, dove dirige il Laboratorio di Oncologia e Longevità dell’IFOM di Milano. Il noto settimanale statunitense "Time" lo ha definito “guru della longevità”.

 

Professor Longo, come si sta diffondendo la Dieta Mima Digiuno?

«Bene, perché ne hanno parlato giornali e televisioni di mezzo mondo. Stati Uniti, Gran Bretagna, Australia, Italia e Germania sono i paesi in cui si è finora diffusa maggiormente. La maggiore diffusione della Dieta Mima Digiuno interessa i malati di cancro durante la chemioterapia poiché la prescriviamo da tanti anni, mentre per le malattie autoimmuni, il diabete e altre patologie abbiamo pubblicato solo recentemente i risultati delle relative ricerche, dunque siamo ancora agli inizi. Per quanto concerne la DMD per la prevenzione delle malattie, abbiamo pubblicato il primo grande studio tre mesi fa, quindi ci vorrà altro tempo per la diffusione in tale ambito. Tuttavia, nel mondo sono già migliaia i medici che la prescrivono e la raccomandano. Speriamo di arrivare a decine di migliaia di medici nei prossimi due o tre anni».

 

In Italia come sta andando la DMD?

«Sta andando bene anche in Italia, Paese nel quale, purtroppo, ci sono tante persone che improvvisano, non rendendosi conto della potenza della DMD. Nel libro ho subito sconsigliato l’improvvisazione, ma adesso mi sono reso conto che è addirittura peggio di quanto immaginassi. Dunque raccomando a tutti di fare la DMD utilizzando il kit e con l’assistenza di un medico o di un nutrizionista specializzato in DMD, appartenente al nostro network. Non possiamo fermare nessuno, ma avvertiamo circa i rischi che si corrono improvvisando. In Italia sono state vendute circa trecentomila copie del libro "La dieta della longevità" edito da  Vallardi, ndr dunque tanti italiani la stanno facendo».

 

Il libro “La dieta della Longevità” contiene un capitolo dedicato all’attività fisica. Quanta importanza ha rispetto alla dieta? In che misura incide sulla salute e sulla longevità?

«È molto importante, ma non ha la potenza della dieta. Un regime sportivo che include molte ore di particolare esercizio fisico potrebbe anche avvicinarsi all’effetto della dieta, ma non è stato ancora dimostrato. È invece dimostrato che gli effetti positivi dell’allenamento sono tantissimi, pertanto gli ho dedicato un capitolo del mio libro. Non essendo esperto di esercizio fisico, mi sono basato sulle meta-analisi e su grandi studi di settore».

 

L’abbinamento “dieta + allenamento” è la cosa migliore?

«Premesso che non bisogna fare allenamento nei cinque giorni di DMD, nel libro indico le tre cose da fare: la DMD, la Dieta della Longevità e l’esercizio fisico, ma non ho capito bene perché i più si stiano concentrando esclusivamente sulla DMD, ignorando l’altra metà del libro che illustra gli alimenti che si dovrebbe mangiare ogni giorno, i cui effetti sono potenti quanto quelli della DMD. La dieta giornaliera che propongo è sostanzialmente la Dieta Mediterranea di cento anni fa, che oggi non segue più nessuno, a parte qualche centenario. C’è molta differenza tra la dieta che descrivo nel libro e quella che oggi viene definita “Dieta Mediterranea”».

 

Lei consiglia un'attività fisica molto impegnativa, ovvero un regolare e sistematico allenamento che comprende attività sia aerobica sia di potenziamento/tonificazione muscolare, con o senza pesi, ma comunque intenso e per tutti i principali gruppi muscolari. Che cosa può dirci al riguardo?

«Consiglio 150-300 minuti di allenamento alla settimana che includa anche esercizi intensi. Questa attività crea un “danno”, ovvero distrugge per poi ricostruire, in un certo senso come avviene dopo la DMD. Nell’esercizio fisico intenso si verificano dei micro-infarti, dei piccoli danni che poi vengono riparati:  questo processo di riparazione dà luogo a una rigenerazione, che non è però potente come la DMD. Dopo sette giorni di DMD, ad esempio, nel sistema immunitario osserviamo una riduzione dei globuli bianchi del 20-30 %, che poi si rigenerano e tornano a livelli di normalità. L’esercizio fisico non provoca una rigenerazione cellulare così potente, ma resta importante per mantenere il sistema giovane. Sappiamo, ad esempio, che i muscoli si atrofizzano con l’invecchiamento, ma questo processo è reversibile, ovvero può essere contrastato efficacemente continuando ad allenare i muscolare. Con l’allenamento, questo meccanismo spinge il cuore, i muscoli e altri sistemi a livelli più alti».

 

Gli sportivi tendono a rispettare una dieta ricca di proteine, spesso con l’aggiunta di integratori proteici. La Dieta della Longevità, che è povera di proteine, può soddisfare le esigenze di chi si allena regolarmente o fa sport agonistico?

«C’è molta confusione al riguardo dovuta al fatto che tutti sono diventati esperti di dieta. Non è una questione di livelli alti o bassi di assunzione di proteine, bensì di comprensione dei meccanismi. 0,8 grammi di proteine per chilogrammo di peso corporeo non sono poche, al contrario sono tante per la DMD, sono tante per permettere alle cellule staminali di essere attivate, così come per permettere al sistema immunitario e ad altri sistemi di rigenerarsi e ringiovanirsi. Va precisato che nella fase post DMD ci deve essere la ricostruzione, ma prima di poter ricostruire bisogna distruggere. Per distruggere servono poche proteine, per ricostruire ne serve la giusta quantità, non esagerata, semplicemente sufficiente. Se continui a imbottirti di proteine, non riuscirai mai a distruggere e, di conseguenza, mantieni le cellule danneggiate. Questi cicli devono essere sincronizzati con l’esercizio fisico, assumendo 30 grammi di proteine per sforzi rigenerativi. Anche lo sportivo deve periodicamente mantenere livelli bassissimi di proteine con la DMD, che produce effetti differenziati su grasso addominale e massa muscolare, quindi  attraversare periodi di ricostruzione con proteine a sufficienza. Non so dire, con esattezza, quale sia l'apporto proteico sufficiente per un body-builder, ma uno sportivo che vuole mantenersi sano, nel periodo in cui non fa la DMD dovrebbe assumere il livello minimo di proteine che gli consenta di mantenere la massa muscolare».

 

Sappiamo che proteine, aminoacidi e zuccheri influenzano i geni che accelerano l’invecchiamento e malattie come cancro, diabete, ecc. Bisogna dunque calcolare il fabbisogno soggettivo di proteine, anche in base al tipo di esercizio fisico svolto, evitando gli eccessi?

«L’eccesso di proteine può aiutare a costruire muscoli, ma non la forza. La diminuzione della forza che stiamo osservando ci induce a sospettare che la massa muscolare non funzioni bene. Ciò che serve è distruggere le cellule muscolari danneggiate con l'attivazione delle cellule staminali e la successiva ricostruzione con il giusto livello di proteine. Se non hai abbastanza proteine, non puoi riuscirci. In quella fase, dopo l’allenamento, di quante proteine hai bisogno? Considerato che 30 grammi servono per ricostruire la massa muscolare, uno sportivo potrebbe assumerle due volte al giorno. Sono comunque 60 grammi che, per una persona di peso medio, bastano. Anche chi volesse esagerare, 60-65 grammi di proteine al giorno sono sufficienti per la ricostruzione muscolare».

 

Secondo lei, i professionisti del “movimento” possono avere un ruolo nella divulgazione della Dieta della Longevità, intesa come stile di vita (allenamento e corretta alimentazione) all’interno dei fitness club e centri sportivi?

«Assolutamente sì. Possono e devono farlo. Chi meglio del trainer può dire che la storia sul continuo bisogno di apporto proteico è un'invenzione, o comunque mezze verità? Chi meglio del trainer può dire che per mantenere i muscoli non è assolutamente vero che bisogna mangiare tanta carne? Non a caso, sono tanti gli atleti vegani che gareggiano alle Olimpiadi. Dimostrano che è possibile raggiungere i massimi livelli di prestazione sportiva a livello mondiali attenendosi a una dieta vegana. Non sto suggerendo di diventare vegani: nel mio libro consiglio di essere pescetariani. Il trainer dovrebbe dare queste informazioni e per farlo deve documentarsi bene».

 

Chi è Dino Potenza

Ha insegnato all’Isef di Potenza ed è stato docente incaricato dell’Università di Roma Tor Vergata per i corsi regionali di Alta Formazione in Fitness Trainer. Attualmente è responsabile del Polo di Studio eCampus di Potenza - Corso di Laurea in Scienze delle Attività Motorie e Sportive. Ha collaborato per diversi ani con il professor Carmelo Bosco e come relatore ha partecipato a vari convegni, fra i quali, nel 1998, alla Convention Internazionale dell’IHRSA svoltasi in Italia (area tecnico-scientifica). Iscritto all’Ordine dei Giornalisti, nel 1989 ha iniaizto a scrivere per le principali riviste di fitness e dal 2003 collabora con Benessere.com. Componente del Consiglio della Camera di Commercio di Potenza, dal 2004 è membro del Comitato Regionale dei Consumatori e degli Utenti presso la Regione Basilicata. Attualmente è anche presidente dell’associazione Tutor dei consumatori e per il suo impegno nel volontariato, nel 2004 è stato nominato Ambasciatore di Telethon dalla presidente Susanna Agnelli.

 

Chi fosse interessato ad avere maggiori informazioni su questo progetto può contattare Dino Potenza scrivendo a: motoria@motoriaclub.it

 

 

Share

LEGGI ANCHE

L'apertura di Sportcity Meeting 2024

La seconda edizione dello Sportcity Meeting, organizzata da

Liz Clark annuncia il nuovo nome di IHRSA

Dopo due anni di discussioni, confronto e pianificazione, che h

Trainer Orangetheory saltano davanti a uno studio
Ingresso club PureGym

La catena britannica di club low cost PureGym ha consegu

Stralcio copertina Tutti i numeri del fitness

Per gestire qualsiasi club in modo redditizio bis

Area esperienziale Outdoor Wellness

Ha registrato più di 8.000 presenze e si è chiuso con tanta soddisfazione