Indoor cycling pay-as-you-go

Indoor cycling pay-as-you-go big
Prezzi convenienti, nessun costo di iscrizione, nessun abbonamento. Una formula che è stata premiata da un successo immediato

A Londra, una nuova generazione di imprenditori sta proponendo attività di gruppo coinvolgenti ed efficaci a condizioni particolarmente vantaggiose: prezzi convenienti, nessun costo di iscrizione, nessun abbonamento. Una formula che è stata premiata da un successo immediato

Quando cominciò la sua carriera di modella professionista a New York, Hilary Gilbert si mise in cerca di un tipo di allenamento che le permettesse di mantenersi in forma senza dover trascorrere troppo tempo in palestra. Dopo una lunga sequenza di prove ed errori, Hilary provò l’indoor cycling, e ne fu immediatamente conquistata. Le offriva l’opportunità di seguire un allenamento cardiovascolare e tonificante in un contesto divertente e coinvolgente.

In altre parole, rappresentava esattamente ciò di cui aveva bisogno: mantenersi in forma senza annoiarsi o strafare in termini di tempo e fatica. Una volta trasferitasi a Londra, la Gilbert si rese conto di quanto scarsa fosse l’offerta di classi di indoor cycling. E dopo alcuni anni spesi a passare da un club a un altro senza essere mai veramente soddisfatta, ha alla fine deciso di aprire un proprio studio in società con l’imprenditore Robert Rowland. BOOM! Cycle è stato inaugurato nel quartiere di Shoreditch lo scorso ottobre, ed è senza dubbio uno degli esempi più interessanti di un nuovo trend che sta emergendo con forza nel mondo del fitness londinese.

Oltre a BOOM! Cycle, infatti, altri centri come Pedal Studio e Cycle on Fire stanno riscuotendo un grande successo di pubblico. E le ragioni non sono difficili da comprendere.

Massima flessibilità, minimo impegno

La Gran Bretagna di fine 2011 è un paese in cui l’economia ristagna, i prezzi sono in aumento e il sostegno pubblico alle famiglie sta subendo tagli drastici. Molti sono costretti a cercarsi un secondo lavoro, e temono di perdere il primo. In sintesi: le persone sono frustrate, hanno poco tempo libero a disposizione e, soprattutto, sono molto attente al modo in cui spendono i propri soldi.

Le classi di indoor cycling offerte da centri come BOOM! Cycle rappresentano forse la migliore risposta a un quadro di questo tipo, e costituiscono un ottimo esempio di come il successo di una formula imprenditoriale derivi anche dalla capacità di cogliere tempestivamente i cambiamenti socio-economici in atto. Sei nervoso e frustrato? Ti offriamo l’occasione di scaricare la tensione con un allenamento faticoso sì, ma anche divertente ed “energizzante”.

Vuoi mantenerti in forma ma hai poco tempo a disposizione? Bastano sessioni di 45 minuti per esercitarsi in modo intenso ed efficace. Hai paura di buttare via i tuoi soldi? Nessun problema: abbiamo eliminato la quota di iscrizione e l’abbonamento. La formula è pay as you go. Se preferisci, puoi pagare una lezione alla volta, prenotando anche via internet. Il value for money, ovvero la comvenienza, diventa così molto elevato: a differenza di quanto succede in un club tradizionale, qui si ha la certezza di pagare solo per i servizi di cui si usufruisce realmente. Nessun vincolo di medio-lungo termine, nessun costo aggiuntivo. Con una formula del genere, non è certo sorprendente che i londinesi stiano rispondendo alla novità con grande entusiasmo.

Agli antipodi del club tradizionale

«Sono tante le false credenze sull’indoor cycling da sfatare», osserva Hilary Gilbert. «Molti credono che le sessioni di allenamento siano troppo faticose, che siano adatte solo alle persone “super allenate”, che gli istruttori ti urlino nelle orecchie tutto il tempo… Il nostro obiettivo è demolire questi falsi miti, restituendo ai nostri clienti la vera essenza dell’indoor cycling: allenamento efficace, grande divertimento, buona musica e un’atmosfera di gruppo che non interferisce minimamente con il controllo individuale dell’esercizio che si sta svolgendo.» La Gilbert ricorda inoltre che si tratta di un’attività che non ha impatto sulle articolazioni, molto efficace sia per aumentare la resistenza cardiovascolare sia per perdere i chili di troppo – con una sessione di un’ora si possono bruciare fino a 900 calorie.

«Il lavoro è sia aerobico sia anaerobico, e la possibilità di controllare l’intensità del proprio allenamento fa sì che una stessa classe possa essere composta da veterani e principianti.» Per regalare ai partecipanti un’esperienza che li convinca a ritornare, insegnanti e attrezzature devono ovviamente essere eccellenti. «Abbiamo selezionato ottimi istruttori e acquistato le bike migliori sul mercato», ha precisato la Gilbert. «Tuttavia, ritengo che l’aspetto più importante consista nel fatto che ci presentiamo al pubblico come l’antitesi del club tradizionale. Questi club (mi riferisco soprattutto alle grandi catene) sembrano spesso non avere un volto e un’anima, e lasciano i clienti insoddisfatti. Noi, invece, vogliamo che le persone che escono dal nostro centro siano stanche, ma sorridenti.»

Anche i più scettici cambiano idea

La formula, in sé, non rappresenta una novità in senso assoluto. Come ha sottolineato Svetlana Pavlova, fondatrice di Cycle on Fire, «si tratta di un’idea imprenditoriale che, benché stia prendendo piede nel Regno Unito soltanto ora, è in realtà diffusa in altri paesi [come gli Stati Uniti, ndr] anche da più di vent’anni.» Il merito di questa nuova generazione di imprenditori – incluso Andrew Clayton, titolare di Pedal Studio – è semmai quello di avere avuto l’intuizione di introdurre e sviluppare ulteriormente questa idea al momento più opportuno.

Proprio come Hilary Gilbert, anche Svetlana Pavlova è convinta di poter conquistare persino i più scettici: «I neofiti che pensano si tratti di un’attività monotona o eccessivamente faticosa cambiano velocemente opinione. E alla fine decidono di ritornare.» Cycle on Fire, come BOOM! Cycle e Pedal Studio, offre il sistema pay as you go con lezioni “express” appositamente pensate per la pausa pranzo, allenamenti cardiovascolari più prolungati e sessioni di un’ora espressamente dedicate a chi si allena per la prima volta. La durata delle singole lezioni va dai 45 ai 90 minuti, mentre i prezzi sono mediamente compresi fra le 8 e le 14 sterline (9-16 euro) – con la possibilità di pagare tariffe ancora più basse se si acquistano “pacchetti” di lezioni. Per quanto riguarda gli orari, Pedal Studio offre la fascia più ampia (dalle 6.30 alle 21), BOOM! Cycle consente di allenarsi dalle 7.15 alle 19.30, mentre Cycle on Fire concentra gli allenamenti dall’ora di pranzo al tardo pomeriggio.

Per contenere i costi e mantenere competitivi i prezzi, i servizi offerti sono “essenziali”, ma includono comunque spogliatoi, docce e un asciugamano per l’allenamento. Quanto alla struttura della singola lezione, sono in genere previste quattro fasi: riscaldamento, resistenza, interval training (che alterna diversi livelli di intensità) e defaticamento. Cycle on Fire è l’unico dei tre centri a proporre una membership annuale, ed è sempre l’unico a offrire sessioni individuali con un personal trainer.

Fitness entertainment

«Bisogna considerarlo come una forma di “fitness entertainment”: eventi accuratamente progettati per rafforzare il corpo e rilassare la mente. Un “divertimento serio”, in altre parole.» Andrew Clayton ha fatto di Pedal Studio un centro di grande successo, al punto da rendere necessario il trasferimento in locali più spaziosi. «Siamo certificati per l’insegnamento dello Spinning, che è il nostro focus.

I clienti ottengono esattamente ciò per cui pagano, e non devono anche coprire i costi di una piscina o di una sala attrezzi che non utilizzano.» Le classi proposte permettono di scegliere fra otto diversi stili di Spinning e vari livelli di difficoltà – si va dai principianti assoluti agli allenamenti intensivi – e ogni cliente viene dotato di un cardiofrequenzimetro.

In questo modo è possibile proiettare sullo schermo i dati relativi alla frequenza cardiaca e alla “training zone” di ogni partecipante. Al termine di ogni lezione, i dati sull’allenamento vengono registrati, elaborati e inviati via e-mail al cliente. Lo studio fa ampio uso del web 2.0 (e in particolare di Twitter e Facebook), e conduce periodicamente delle indagini per rilevare il livello di soddisfazione dei partecipanti.

L’ultima rilevazione, compiuta nel dicembre 2010, ha fatto emergere dati molto interessanti, che fanno luce sugli elementi alla base del successo di questa formula. Quasi il 60% degli intervistati ha dichiarato di frequentare da una a due volte alla settimana e, a sorpresa, il 33% ha ammesso di essere già iscritto a un club nel quale si offrono lezioni di indoor cycling. Gli orari più gettonati sono quelli compresi fra le 18 e le 20.

Alla domanda “Che cosa vi piace di più di questo centro?”, la stragrande maggioranza ha indicato la tecnologia di rilevazione della frequenza cardiaca applicata alle lezioni (76%) e la soluzione pay as you go (73,3%), seguite dalla qualità degli istruttori (66,7%) e dall’indoor cycling in sé (44%). Mentre alla speculare domanda “Che cosa vi piace di meno?”, i più hanno indicato le dimensioni troppo ridotte dello studio e, in particolare, degli spogliatoi.

Un dato interessante, che evidenzia come le persone si aspettino comunque un certo livello di comfort – persino se frequentano un sola lezione alla settimana. Andrew Clayton risolverà ben presto il problema degli spazi insufficienti (un problema che molti gestori vorrebbero avere), e ha inoltre deciso di introdurre un servizio di child care per tutti quei genitori che non sanno dove lasciare i propri figli durante l’allenamento. Una soluzione semplice ed efficace per conquistare nuovi clienti.

Share

LEGGI ANCHE

Il mercato britannico del fitness è in buona salute small

Dall’edizione 2015 di State of the UK Fitness Industry Report, il resoconto dello studio con il quale ogni anno The Leisure Database Company valuta il mercato del fitness del Regno Unito, emerge un quadro incoraggiante.