La grande sfida europea contro l’obesità

Obeso si misura la pancia
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A cura della Redazione
Martedì, Maggio 31, 2022
L’ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato l’edizione 2022 del Rapporto sull’Obesità con il quale esorta tutti, nel Vecchio Continente, a fare di più per arrestare la crescita del tasso di obesità e consentire alle persone di vivere una vita più sana.

L’ufficio regionale per l’Europa dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ha presentato, lo scorso 3 maggio, l’edizione 2022 del Rapporto sull’Obesità con il quale conferma che l’obesità è uno dei fattori di rischio chiave per la diffusione delle malattie croniche non trasmissibili e che il 60% della popolazione adulta europea è attualmente in sovrappeso o addirittura obesa e che la stessa condizione interessa un bambino su tre.

I dati presentati nel rapporto indicano inoltre che in Europa il peso in eccesso e l’obesità sono responsabili di almeno 1,2 milioni di decessi ogni anno e che sono le principali  cause di forme di cancro prevenibili.

Il rapporto intende diffondere la consapevolezza nei confronti dell’attuale sfida all’obesità per incoraggiare i necessari cambiamenti comportamentali che, ovviamente, includono il regolare svolgimento di attività fisica. Il dottor Hans Kluge, direttore Europa dell’OMS, ha sottolineato che l’obesità è il fattore che maggiormente contribuisce a diverse forme di disabilità e il maggiore fattore di rischio nei confronti del Covid. Ma nonostante i dati preoccupanti siano in costante crescita, nessuno stato membro dell’Unione Europea è sulla strada giusta per arrestare l’incremento del tasso di obesità entro il 2025. È dunque della massima importanza ripensare l’approccio nei confronti della costruzione di un futuro più sano, nel quale i sistemi sanitari siano sostenibili.

La dottoressa Nina Berdzuli, direttrice della divisione dedicata ai programmi sanitari nazionali dell’ufficio regionale per l’Europa dell’OMS, ha sottolineato con forza la necessità di promuovere stili di vita salutari e far crescere i livelli di attività fisica. Il dottor Francesco Branca, direttore del dipartimento nutrizione per la salute e lo sviluppo, ha spiegato che se la situazione attuale persiste, gli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile n. 2 (azzerare la fame e migliorare la nutrizione) e n. 3 (assicurare stili di vita salutari e promuovere il benessere) non verranno raggiunti. Ha inoltre sottolineato che l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato numerose iniziative poco costose e redditizie, illustrate anche nel rapporto, ma non ancora attuate.

Donata Meroni, direttrice dell’unità Promozione della Salute e Prevenzione delle Malattie della Commissione Europea, ha ricordato le iniziative della Commissione attualmente in atto, tra le quali figurano HealthyLifestyle4All e Healthier Together. Il dottor Kremlin Wickramasinghe, direttore dell’Ufficio Europeo dell’OMS per la prevenzione e il controllo delle malattie croniche non trasmissibili, ha ricordato ancora una volta che l’obesità è la causa primaria di 13 forme di cancro e di altre malattie croniche non trasmissibili.

In definitiva, il Rapporto sull’Obesità 2022 dell’OMS esorta tutti a fare di più per arrestare la crescita del tasso di obesità e consentire alle persone di vivere una vita più sana.

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