Che la ripresa economica dipenda anche dalla salute
Con 468 sì, 1 no e 6 astenuti, la Camera dei Deputati ha approvato, lo scorso 8 febbraio, la legge costituzionale che introduce la tutela dell’ambiente nella carta fondamentale della Repubblica. Le modifiche agli articoli 9 e 41, presentate dal M5S nel 2019 con prima firma del senatore Gianluca Perilli, entrano subito in vigore.
L’articolo 9, rientrante nei principi fondamentali, si limitava a stabilire il principio della tutela del paesaggio e del patrimonio storico-artistico della nazione: il nuovo comma attribuisce alla Repubblica anche la tutela dell’ambiente, menzionando esplicitamente i diritti delle generazioni future, introducendo, inoltre, un principio di tutela degli animali.
Ecco il testo del nuovo articolo 9 della Costituzione: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali.”
È la prima volta che nella carta fondamentale si introduce un riferimento alle generazioni future e questa importante presa di posizione potrebbe fornire un appiglio in più ai contenziosi il cui fine è accelerare la riduzione delle emissioni e la tanto annunciata, e necessaria, transizione ecologica.
Anche l’articolo 41 della costituzione è stato modificato con due nuovi vincoli che, pur confermando la libertà dell’iniziativa economica, ne vietano il danneggiamento della salute e dell’ambiente. La tutela della salute e dell’ambiente vengono così elevati allo stesso piano di altri principi fondamentali, come la sicurezza, la libertà e la dignità umana. Ecco il nuovo articoli 41: “L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali.”
Palazzo Chigi, nella serata dell’8 febbraio, ha così commentato, con un tweet, questa svolta giuridica che potrà avere importanti effetti sulla vita di tutti: “Dal Parlamento via libera all’inserimento della tutela dell’#ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi nella #Costituzione. È una giornata storica per il Paese che sceglie la via della sostenibilità e della resilienza nell’interesse delle future generazioni”.