In occasione della recente prese

Un giro d'affari pari a 25 miliardi di euro. Tanto vale lo sport in Italia, secondo i dati presentati in occasione della tavola rotonda 'Il turismo sportivo tra impresa e sviluppo' di Federturismo Confindustria e CsaIn (Centri sportivi aziendali e industriali), organizzata all’interno del Wst Show, la prima Fiera del Turismo Sportivo e Accessibile.
Solo per ragioni sportive, infatti, in Italia si muovono oltre 11 milioni di persone, mentre a 60 milioni ammontano i soldi spesi per il pernottamento nelle strutture ricettive del territorio nazionale. Sfruttato a dovere, quindi, lo sport potrebbe rappresentare un punto di forza in termini di competizione turistica per una qualsivoglia località nostrana. Tuttavia, se si escludono regioni come il Trentino Alto Adige, il Veneto e l’Emilia Romagna, che dello sport hanno fatto una bandiera, l’Italia non sembra aver ancora dedicato la giusta attenzione al business che ruota attorno al turismo sportivo.
“Lo CsaIn, nella sua qualità di ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni e dal Cip - sostiene Luigi Fortuna, presidente di CsaIn -, nella sua dimensione nazionale e internazionale ogni anno mobilita circa 500.000 persone protagoniste di attività sportive, culturali, e più in generale del tempo libero. In sede di Comunità europea si ricorda ancora l''organizzazione Csain dei campionati europei invernali Efcs (European federation for company sport) di Cortina 2016 e dei Giochi estivi (Efcs) di Riccione del 2015 che per 4 giorni hanno visto la presenza di oltre 7000 persone provenienti da tutta Europa".
