Il sempre maggiore successo riscosso dai parchi calistenici, progettati per esercizi a pesi liberi, yoga e allenamenti di gruppo, riflette il crescente desiderio di c
Di seguito riportiamo l’appello che ANIF Eurowellness ha rivolto al Governo, anche tramite un articolo pubblicato il 14 settembre su il Corriere dello Sport, per chiedere con forza interventi indispensabili per la sostenibilità economica del settore, ovvero per salvare le imprese dello sport e del fitness e tanti posti di lavoro.
La Riforma senza gli ultimi emendamenti approvati torna alla versione 2019 ed è insostenibile. L’attuale Governo ha sostenuto la Riforma, ma ora è il momento di concludere. Un significativo passo avanti con la ratifica in Conferenza Stato Regioni è stato fatto, anche grazie alla spinta della Sottosegretaria Vezzali, tuttavia manca ancora l’approvazione definitiva. La campagna elettorale rischia di far cadere nel “dimenticatoio” la Riforma dello Sport. “Restano pochi giorni al Governo per la ratifica finale della Riforma dello sport”, sostiene Giampaolo Duregon, Presidente di ANIF, Associazione Nazionale Impianti Sport e Fitness “se non si fanno i passaggi istituzionali che approvano definitivamente le modifiche che l’hanno resa applicabile, si torna alla versione originale che prevede oneri insostenibili, specie dopo l’emergenza COVID e il caro bolletta che ha penalizzato enormemente i centri sportivi italiani, energivori per necessità stessa della tipologia degli impianti”.
Lo scorso venerdì 9 settembre la Conferenza Stato Regioni, in una seduta straordinaria, ha trovato l’intesa sul testo inviando lo stesso alle commissioni parlamentari competenti prima della auspicata e definitiva approvazione in Consiglio dei Ministri, anche prima del voto del 25 settembre. I 100 mila centri sportivi rendono possibile un lavoro che affonda le radici nel sociale e accolgono ogni giorno 20 milioni di italiani con conseguente risparmio sulla spesa sanitaria pubblica. È infatti ormai scientificamente provato che l’esercizio fisico controllato è un farmaco potente per la prevenzione delle malattie cardiache, respiratorie e diabete, solo per citarne alcune. Ed è sempre nei centri sportivi che vengono avviati allo sport milioni di giovani con una valenza formativa ed educativa, oltre ad essere i vivai in cui nascono gli atleti di punta delle olimpiadi e mondiali. “Non possiamo perdere questo grande patrimonio sociale, rendendo molto difficile se non impossibile la sopravvivenza di migliaia di centri di un settore così centrale per la società - continua il Presidente - inoltre come avevamo già detto, il caro bolletta già pesava notevolmente sui centri sportivi, energivori per il tipo di attività che fanno.
Ora siamo davanti a una prospettiva insostenibile: un aumento di quattro, cinque volte il costo precedente dell’energia” Occorrono quindi provvedimenti urgenti sia con la conclusione della Riforma che con un sostegno per l’aumento smisurato del costo dell’energia. Ad oggi sono arrivati alcuni sostegni per il caro bolletta, e ANIF ha ancora una volta presentato richieste per inserire il settore fra quelli da sostenere, anche grazie al continuo forte interessamento del Presidente della FIN Paolo Barelli. “Ringraziamo i rappresentanti delle istituzioni, dai Ministri dello Sport succedutisi quali Giorgetti, Spadafora, Vezzali, i rispettivi Capi Dipartimento Sciscioli e Pierro, ma anche i tanti politici quali la Senatrice Sbrollini, i Deputati Barelli e Mancini, il Vice Capo Gabinetto del Ministro del Lavoro Simeoli, il Presidente di Sport e Salute Cozzoli, il Presidente del Credito Sportivo Abodi, il Presidente Bosio del CSI per aver perorato la causa dell’intero comparto. E proprio per sostenere questa battaglia, ANIF ha organizzato un momento di confronto lunedì 19 settembre alle ore 10:30 presso l’auditorium di Forum Sport Center al quale sarà presente il Presidente della FIN Paolo Barelli. Sono invitati tutti i titolari dei centri sportivi, presidenti, direttori, collaboratori.