Il decreto del Ministero dell'Interno del 13 agos
Se verrà approvato in via definitiva, il Disegno di Legge di conversione del Decreto Legge n. 146 del 21 ottobre 2021, riguardante misure urgenti in materia economica e fiscale, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili, dal 1° gennaio 2022 introdurrà una novità significativa, e onerosa, per le Associazioni Sportive Dilettantistiche e le Società Sportive Dilettantistiche, ovvero trasformerà in “commerciali” alcune attività attualmente considerate “istituzionali” e, come tali, esenti da IVA. Si tratta di tutte quelle entrate derivanti dal pagamento delle quote da parte degli associati e dei tesserati per svolgere attività sportiva.
Questo Disegno di Legge modifica sia l’articolo 4 sia l’articolo 10 del DPR n. 633/1972 in seguito ad una procedura di infrazione (n. 2008-2010 per violazione degli obblighi imposti dagli artt. 2, 9 della direttiva IVA, 2006/112/CE) avviata dall’’Unione Europea che contesta all’Italia di aver considerato come fuori campo di applicazione IVA operazioni rientranti, invece, nel campo di esenzione IVA. Con l’approvazione definitiva del provvedimento, anche le Associazioni Sportive Dilettantistiche che attualmente svolgono attività de-commercializzate, ma non attività commerciali, dovranno aprire la Partita IVA, mentre le Associazioni Sportive Dilettantistiche dovranno emettere documenti fiscali (fattura, ricevuta fiscale o scontrino fiscale) anche per le operazioni esenti. Le Associazioni Sportive Dilettantistiche saranno inoltre tenute a rispettare tutti gli adempimenti previsti dal DPR n. 633/1972.
Ai fini IRES e IRAP, le attività svolte dalle Associazioni Sportive Dilettantistiche e dalle Società Sportive Dilettantistiche, in diretta attuazione degli scopi istituzionali, effettuate verso pagamento di corrispettivi specifici nei confronti degli iscritti, associati o partecipanti, non saranno considerate commerciali.
Se la Camera dei Deputati approverà il Disegno di Legge di conversione del Decreto Legge n. 146/2021, dal 1° gennaio 2022 le Associazioni Sportive Dilettantistiche dovranno ulteriori adempimenti fiscali anche se non cambierà il carico fiscale, in quanto le operazioni esenti non comportano, comunque, il versamento dell’IVA.
ANIF è intervenuta in sede di discussione parlamentare per sensibilizzare i deputati e i senatori vicini al settore, ritenendo che l’abolizione della “de-commercializzazione” alle ASD e SSD stravolgerebbe un settore che opera nel sociale e nel campo della salute e della prevenzione. L’obiettivo dell’Associazione Nazionale Impianti Sport & Fitness, Palestre, Piscine, Campi Sportivi è il raggiungimento di un accordo, il più vasto possibile, con tutte le forze politiche coinvolte.