La digitalizzazione nel mon

Nel 2021, 66,5 milioni di statunitensi dai 6 anni in su, oltre un quinto della popolazione, erano iscritti a un fitness club, portando il tasso di penetrazione del mercato a stelle e strisce al valore massimo di sempre: 21,8%. Un dato raggiunto grazie a una crescita del 3,5% registrata nel corso di un biennio reso a dir poco difficile dall’emergenza coronavirus.
«È una prova chiara – ha commentato Liz Clark, presidente e CEO dell’IHRSA – dell’importanza della componente materiale del settore fitness, ovvero dei club che, nonostante i lockdown, le chiusure forzate, le severe restrizioni imposte dal Governo e la crescita esponenziale dell’offerta digitale, hanno attratto un numero record di iscritti. È un’importante dimostrazione – ha concluso Clark – del valore dei club e degli studi, dell’importanza delle comunità che si formano intorno all’esercizio fisico, della qualità dell’assistenza fornita da trainer in carne e ossa e della varietà dell’esperienza che gli utenti possono vivere in strutture ben attrezzate».
Un altro dato che merita di essere menzionato, in quanto mostra la rinnovata propensione di tante persone a frequentare un club, è che più di un quarto della popolazione, il 27% per l’esattezza, nel 2021 ha utilizzato un club almeno una volta, anche questo il valore più alto di sempre.
Questo quadro, molto incoraggianti per tutto il settore a livello internazionale, sono stati raccolti da un recente studio condotto dall’IHRSA in collaborazione con il Physical Activity Council.
