Storie di ordinaria solidarietà

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Dopo aver presentato, un anno fa, la piattaforma web Gymtopia sulla quale gli operatori di club di tutto il mondo raccontano le loro iniziative benefiche, in queste pagine riportiamo alcune di queste belle storie che possono ispirarci a fare la differenza, a vantaggio di tutti

Ray Algar, amministratore delegato della società di consulenza britannica Oxygen Consulting, ha sviluppato il progetto denominato Gymtopia, che lui stesso ha definito “un luogo in cui i club fanno del bene sociale”. Si tratta di una piattaforma digitale che racconta storie di club di tutto il mondo, più esattamente iniziative e progetti che hanno un impatto sociale positivo. Rende visibile ciò che stanno facendo gli operatori del fitness, collaborando con i propri iscritti, per raccogliere cibo e denaro, donare scarpe e vestiti, promuovere diverse attività benefiche mostrando che il settore fitness gioca un ruolo sociale positivo.
Lo scopo di Gymtopia è dunque raccogliere tutte le testimonianze di club e aziende del settore fitness impegnati in progetti che hanno effetti sociali positivi a livello globale, quindi metterle online in un unico sito web in modo che siano maggiormente visibili.
Di seguito riportimao alcune delle tante iniziative presentate nel sito poiché crediamo che possano fornire interessanti spunti di riflessione e, ancor più importante, ispirarci a seguire questi ottimi esempi. Vi suggeriamo di visitare www.gymtopia.org e a leggere altre storie, così come a raccontare la vostra e dare il vostro contributo a un’iniziativache ha le potenzialità per diventare un fenomeno di portata mondiale, con un effetto contagio positivo per tutti.

Raccogliere fondi per la ricerca sul cancro

La catena di club britannica Pure Gym ha una missione molto stimolante: raccogliere 100.000 sterline (circa 121.000 euro) da devolvere a Cancer Research UK, la fondazione del Regno Unito per la ricerca sul cancro. Finora, grazie alle generose donazioni effettuate dai soci, dai membri dello staff e dai fornitori partner, sono stati raccolte 68.000 sterline.
Sin dalla sua nascita, Pure Gym ha creduto nell’importanza di collaborare con diverse organizzazioni benefiche in modo da poter “sdebitarsi” con la comunità che ha contribuito in modo decisivo alla crescita del suo business. Un modo per fare la differenza raccogliendo fondi e sostenendo le fondazioni locali.
Da qualche anno a questa parte, Pure Gym chiede ai propri iscritti di selezionare uno specifico progetto da finanziare e nel corso del 2013 è stata attuata un’iniziativa a favore della ricerca sul tumore all’intestino condotta dal Dottor Farhat Din la cui sperimentazione pionieristica potrebbe contribuire in modo decisivo a individuare il modo migliore per utilizzare l’aspirina per prevenire questa forma di neoplasia.
Essendo uno dei marchi leader del settore fitness della Gran Bretagna, Pure Gym ritiene che sia importante sostenere la raccolta di fondi a scopo benefico, dando un ulteriore contributo alla salvaguardia della salute dei propri iscritti – molti dei quali hanno beneficiate dell’attività svolta da Cancer Research UK – e più in generale della comunità nel suo complesso.
Oltre a organizzare eventi all’interno dei propri club finalizzati alla raccolta di fondi, l’operatore britannico ha introdotto nel proprio sito internet l’opzione “dona mentre ti iscrivi” in virtù della quale chi acquista un abbonamento via web può donare 2, 3 sterline o una cifra a proprio piacimento che va ad aggiungersi all’addebito. È un’operazione che in pochi secondi consente di dare un contributo che, anche se piccolo, può davvero fare la differenza.
Il 2013 è stato l’anno nel corso del quale Pure Gym ha stabilito il suo record per quanto concerne i fondi raccolti a scopo benefico. In maggio i soci hanno partecipato alla Great Britain Row Challenge, iniziativa con la quale sono stati sfidati a remare per coprire una distanza di 3.200 chilometri, corrispondente al perimetro del Paese, per aiutare il proprio club a raccogliere fondi da destinare a Cancer Research UK. La risposta è stata a dir poco incoraggiante: remata dopo remata, è stata coperta una distanza di 103.000 chilometri per un totale di 17.000 sterline.

Costruire pozzi d’acqua dolce in africa

Da qualche anno la catena di club low price danese Fresh Fitness fa pagare a ogni socio 50 centesimi per una doccia per contribuire a colmare il divario tra la società dei consumi e i paesi poveri o in via di sviluppo. Poiché gli iscritti hanno la possibilità di gustarsi una rigenerante doccia calda mentre molte altre persone nel mondo non hanno nemmeno accesso all’acqua, i vertici del sodalizio scandinavo hanno avuto l’idea di unire idealmente queste due situazioni opposte. Come? Il ricavato della vendita del servizio doccia viene direttamente investito nella realizzazione di pozzi con acqua dolce in Africa.
Fresh Fitness ha siglato un accordo di partnership, della durata di tre anni, con la Croce Rossa, impegnandosi a donare ogni anno 100.000 corone danesi, circa 13.500 euro, sufficienti per realizzare un pozzo in grado di soddisfare le esigenze di un intero villaggio. La direzione di Fresh Fitness ha la consapevolezza di aiutare tante persone a migliorare la qualità della propria vita e ritiene che sostenendo la Croce Rossa sia possibile fare la differenza anche per un certo numero di persone vulnerabili, migliorando anche la loro vita. I soci, a loro volta, rendono ulteriormente migliore la loro vita provando la sensazione di contribuire al benessere, se non addirittura alla sopravvivenza, di altre persone meno fortunate. E tutto ciò in modo davvero semplice: pagando appena 50 centesimi per una doccia.

Donare un rene a un socio

Il 16 maggio 2012, Radley West, la proprietaria del club Anytime Fitness di Irmo (South Carolina, Stati Uniti), ha fatto qualcosa di davvero straordinario: ha donato un rene a Ryan Brooke, un iscritto al suo club la cui vita è stata seriamente minacciata da un’improvvisa crisi renale che lo ha costretto, per due anni, alla dialisi, cambiando significativamente la sua vita. Quindici persone, tra familiari e amici, non hanno potuto donare un rene per incompatibilità. Negli Stati Uniti, stando ai dati diffusi dall’American Transplant Foundation, sono circa 90.000 le persone in attesa di un rene da un donatore, il 7 per cento delle quali condannato alla morte.
Non appena è venuta a conoscenza delle condizioni di Ryan, Radley si è candidata, senza alcuna riserva, come donatrice, dando la sua disponibilità a sottoporsi al test di compatibilità.  «Non ho dovuto prendere alcuna decisione – ha commentato Radley West –, semplicemente ho fatto ciò che mi sembrava la cosa giusta da fare. Una volta superato il test di compatibilità, tutto il resto è avvenuto di conseguenza. Nasciamo con due reni, ma con uno solo è possibile vivere una vita piena e assolutamente sana e l’operazione per donarlo dura solo alcune ore. Non ho avuto dubbi – ha aggiunto – e mi sono detta che un po’ di sofferenza nella fase post operatoria sarebbe stata poca cosa rispetto alla possibilità per Ryan di avere una migliore qualità di vita per lungo tempo. Io non ho bisogno di quel rene in più perché il rene rimasto diventa più grande e si accolla il lavoro di quello espiantato».
A un anno di distanza dalla duplice operazione, sembra che le cose siano migliorate per entrambi i protagonisti di questa bella storia. Ryan si è sposato ed è stato promosso manager del supermercato Wal-Mart locale, mentre Radley ha corso due mezze maratone e si sta allenando per partecipare a una maratona, corsa su una distanza di 42 chilometri e 195 metri.
«Tutti mi dicono che ho salvato la vita di Ryan – ha recentemente detto Radley West –, ma in realtà è stato lui a salvare la mia dandomi l’opportunità di comprendere realmente il valore dei doni e delle capacità che abbiamo e sfruttarli fino in fondo. Durante le sei settimane di convalescenza ho avuto molto tempo per riflettere sulla mia vita e su come l’avevo vissuta fino a quel momento e appena ristabilita completamente mi sono rituffata, anima e corpo, nel mio lavoro, nella famiglia e nei mie allenamenti con rinnovato entusiasmo e passione. Questa storia – ha concluso – ha influenzato la mia vita in un modo così positivo che non avrei mai immaginato e mi auguro che altre persone possano vivere la mia stessa esperienza, dando una mano a chi ne ha bisogno».

Sostenere chi riabilita le vittime degli ordigni bellici

Il Laos, paese del Sudest Asiatico confinante con Vietnam e Tailandia, durante la guerra del Vietnam, durata ben 15 anni, dal 1960 al 1975, ha visto sganciare sul suo territorio milioni di bombe, molte delle quali rimaste inesplose. Decine di migliaia di persone, in special modo bambini, sono state ferite o uccise da questi ordigni.
Il distributore di attrezzature professionali Gymkit UK ha collaborato con Medical Aid International e con Cooperative Orthotic and Prosthetic Enterprise (COPE), organizzazione no profit laotiana che collabora con il Ministero della Salute del Laos per erogare servizi riabilitativi ai disabili sopravvissuti all’esplosione di ordigni. Tutto è iniziato dalla richiesta avanzata da Tim Beacon, responsabile dell’impresa sociale britannica Medical Aid International, di fornire tapis roulant e bike per i centri di riabilitazione locali. Grazie a questa iniziativa, cinque centri riabilitativi laotiano hanno significativamente aggiornato il proprio parco attrezzi, rendendo la propria attività più efficace.

Un aiuto alle mamme

La catena di club rivolti a sole donne Vivafit è partner di Ajuda de Mãe, organizzazione non governativa portoghese che raccoglie cibo per le giovani madri in difficoltà e i loro bambini. Il progetto è stato chiamato Cuide de si, cuidando dos outros, ossia Prenditi cura di te stesso prendendoti cura degli altri. Lo scorso aprile i 96 club Vivafit dislocati in tutto il Portogallo hanno raccolto le donazioni dei loro iscritti, dei membri dello staff e dei partner locali, ovvero 60.000 prodotti, per l’esattezza riso, omogeneizzati, biscotti, pasta e latte pastorizzato, generi alimentari di primaria importanza nella fase dello sviluppo. Questa campagna sociale ha coinvolto più di 40.000 donne che frequentano i centri Vivafit, consentendo ad Ajuda de Mãe di ricevere la donazione di maggiore entità nei suoi 18 anni di attività.
La mission dei centri Vivafit è aiutare le donne e questa iniziativa benefica è immediatamente sembrata in linea con i suoi valori fondanti. La sua attuazione è stata facile: è stato sufficiente chiedere alle iscritte di portare uno di questi alimenti nel proprio club. Inoltre, alle neo iscritte è stato proposto di portare 5 alimenti in cambio di uno sconto del 50% sull’iscrizione.
Questa iniziativa, oltre a sostenere un’ottima causa, ha consentito ai club identificati dal marchio Vivafit di integrarsi ulteriormente con la comunità, dimostrando di saper sia chiedere sia dare. Tutto il cibo raccolto è stato trasportato da SEUR, società di trasporti internazionale che ha voluto dare il proprio contributo a questa nobile iniziativa.

Cibo e vestiti per i bambini abbandonati e abusati

I soci e gli istruttori del club italiano Medical Sport di Tortoreto, in provincia di Teramo, hanno organizzato una dimostrazione di fitness allo scopo di raccogliere cibo fresco, latte e vestiti da consegnare al locale centro di accoglienza per minori abbandonati e abusati I bambini della Casa di Betania, il cui obiettivo primario è consentire ai più piccoli di riscoprire la bellezza e l’innocenza dell’infanzia.
Ogni anno il centro fitness abruzzese, fondato e gestito da Fausto Di Giulio, organizza un grande evento per aiutare la comunità, coerentemente con la propria mission: consentire al maggior numero possibile di persone di vivere una vita più felice. L’intero staff, e molte altre persone, sono state coinvolte nell’organizzazione dell’evento che ha richiesto tre mesi di preparativi e ha prodotto ottimi risultati. È stata infatti raccolta una quantità di cibo fresco e vestiti sufficiente per riempire un camion della Croce Rossa e i bambini della Casa di Betania sono stati i veri protagonisti della serata, anche se non sono saliti sul palco.

Ceste piene d’amore

Lo scorso dicembre, lo staff e i soci dei club World Gym del Guatemala hanno raccolto cibo e piccoli regali con i quali hanno confezionato ceste natalizie chiamate le Ceste dell’Amore e distribuite alle famiglie a basso reddito della comunità nella quale i club hanno sede. Inoltre, l’operatore guatemalteco ha organizzato speciali lezioni a pagamento – ad esempio di yoga – e il ricavato è stato utilizzato per acquistare cibo. Non è stato fissato un obiettivo particolare dal punto di vista monetario o della quantità di prodotti donati: è stato fatto tutto il possibile per consegnare il maggior numero possibili di ceste, raggiungendo quota 600.

Salvare animali svantaggiati

Gimnasio Personal di Montevideo, in Uruguay, utilizza i suoi due club per raccogliere fondi a favore di APA El Refugio, centro di recupero per animali, vendendo al tempo stesso un libro realizzato da questa stessa fondazione e raccogliendo cibo e coperte. La missione della Fondazione APA è salvare animali vittime di crudeltà o che sono stati abbandonati, nonché sensibilizzare e informare le persone circa il rispetto e la cura dei propri animali domestici. Attualmente si prende cura di 360 cani e 40 gatti e i soldi raccolti dai club Gimnasio Personal sono stati utilizzati per acquistare nuove cucce.
Molti istruttori dei due club, e lo stesso titolare, amano molto i cani e sono abituati a sostenere, individualmente, diverse cause e ad adottare cani abbandonati. Attuare anche questa iniziativa benefica è stato quasi automatico. L’attuazione del progetto è stata facile: è bastato posizionare box per le donazioni nelle due reception, mettere in vendita il libro e ritirare le coperte vecchie dei soci disposti a donarle.

Invitiamo gli operatori di club autori di iniziative benefiche a condividerle entrando al nel sito www.gymtopia.org. Chi volesse contattare Ray Algar, questo è il suo indirizzo di posta elettronica: Ray@Gymtopia.org

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