Doping in palestra, altri casi

Doping in palestra, altri casi big
Continuano le inchieste sulla vendita e utilizzo di sostanze dopanti in Italia

Il processo inerente l’inchiesta sul traffico di sostanze anabolizzanti nelle palestre con “centrale operativa” a Pescara incomincerà il prossimo 22 giugno presso il tribunale collegiale del capoluogo abruzzese, vedendo tra gli imputati le 30 persone rinviate a giudizio dal giudice dell’udienza preliminare.

I fatti risalgono al periodo compreso tra il 2004 e il 2006 e secondo l’impianto accusatorio i farmaci dopanti arrivavano in Abruzzo dall’Ucraina tramite autisti di pullman che trasportavano le badanti destinate ad assistere persone anziane o malate. Il trentaduenne Oleksiy Kalashnikov, considerato il capo del sodalizio criminale, è accusato di aver costituito e organizzato l’associazione per delinquere che importava illecitamente dall’Ucraina le sostanze anabolizzanti e tra i trenta imputati figura anche il trentunenne Valery Kobzarenko che all’epoca dei fatti era un ciclista professionista.

Il comando provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa ha invece di recente predisposto un piano di controlli a tappeto per tutelare la salute e dei consumatori, effettuando numerosi accertamenti nei centri fitness e negli esercizi commerciali dediti alla vendita di prodotti dietetici e integratori del capoluogo aretuseo. In uno dei club controllati è stata scoperta una “farmacia” clandestina di prodotti vietati e altamente dannosi per la salute. Alcuni cestini pieni di scatole di medicinali vuote e siringhe appena utilizzate hanno insospettito i finanzieri che hanno così eseguito un’ispezione meticolosa grazie alla quale hanno rinvenuto diverse tipologie di sostanze anabolizzanti – tra le quali una utilizzata per gli animali – anticoagulanti, antibiotici, antinfiammatori e altri medicinali.

Tali sostanze, utilizzate nell’ambito del body building per ottenere una spropositata crescita muscolare associata alla rapida diminuzione della massa grassa, possono provocare danni gravissimi alla salute tra i quali neoplasie al fegato e ai reni, alterazioni psichiche e sterilità. Le indagini sono in corso e stanno cercando di scoprire i canali di approvvigionamento di tali sostanze dopanti, ritenendo probabile l’utilizzo del web per effettuare ordinazioni all’estero. Il gestore del club è stato deferito all’Autorità Giudiziaria per violazioni alle leggi antidoping e sulle sostanze stupefacenti e psicotrope.

All’aeroporto di Fiumicino sono stati recentemente arrestati un uomo e una donna titolari di un fitness club che avevano nascosto nel loro bagaglio 65 scatole di Efedrina Level, un precursore chimico dagli effetti stimolanti considerato farmaco dopante contenenti, con tutta probabilità destinate ad alimentare il mercato illegale che interessa diverse palestre. I due, italiani e incensurati, sono accusati di traffico di sostanze stupefacenti e il loro reato è stato stroncato dalla polizia di frontiera impegnata in uno dei servizi mirati di contrasto al traffico di stupefacenti.

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