Sport e Salute e Conferenza delle Regioni: nuovo censimento dell'impiantistica sportiva e piano regolatore nazionale

Outdoor training in un centro sportivo
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A cura della Redazione
Martedì, Aprile 16, 2024
Il protocollo d’intesa tra Sport e Salute e la Conferenza delle Regioni e Province Autonome, firmato lo scorso 28 marzo, ha dato il via al censimento nazionale per mappare tutto il territorio e alimentare una banca dati capace di guidare le politiche pubbliche, giungendo a un piano regolatore nazionale dell’impiantistica sportiva.

Dopo una serie d’incontri tra Sport e Salute e i referenti regionali della Conferenza delle Regioni, lo scorso 28 marzo è arrivata l’intesa che avvia ufficialmente la collaborazione tra gli enti locali e la Società per lo sviluppo dello sport. Entro il 30 giugno, tutti i Comuni, attraverso le Regioni, dovranno fornire a Sport e Salute le informazioni relative ai singoli impianti sportivi presenti nei loro territori, alimentando così una banca dati nazionale messa a disposizione dalla Società. Questa piattaforma non si limiterà a raccogliere i dati, ma li analizzerà prevedendo anche nuovi dettagli per singolo impianto, come i livelli di utilizzo, i costi di gestione e i sistemi energetici. Inoltre, sarà possibile analizzare, in tempo reale, il rapporto tra domanda e offerta di sport per singola area territoriale, avendo così a disposizione uno strumento fondamentale per la pianificazione degli investimenti.

«Questa firma – ha commentato il Ministro per lo sport e i Giovani Andrea Abodi – ci dà la possibilità di coniugare l’Articolo 33 con l’Articolo 117 della Costituzione. Ringrazio il Presidente Fedriga, il Presidente Mezzaroma e le loro strutture: questo protocollo, firmato oggi, concentra la sua attenzione su un fatto fondamentale come l'implementazione del censimento che, attraverso questo accordo, si evolverà in una banca dati sulle infrastrutture sportive. Si arriverà, quindi, ad avere informazioni più significative che entreranno anche nel modello di gestione delle infrastrutture. Questa firma è un atto politico, non formale, per produrre effetti sul cittadino. Con questo accordo, e con il lavoro complessivo che stiamo svolgendo, ogni risorsa verrà finalizzata con un senso logico e potrà essere ulteriormente sostenuta dalla valutazione dell’impatto sociale degli investimenti».

«Una mappa aggiornata degli impianti sportivi in ogni regione – ha spiegato il Presidente della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga – consente una migliore conoscenza dei servizi offerti sul territorio e aperti ai cittadini. È uno strumento di servizio, utile per programmare e potenziare la diffusione delle attività sportive, rendere più capillari tali attività ottimizzando l’offerta e i servizi ai cittadini per tutte le fasce di età. Si potranno analizzare i settori da incentivare, le attività da qualificare, sempre nell’ottica della migliore fruibilità e accessibilità. Lo sport è un valore fondamentale per i territori, fa bene alla salute e al benessere dei cittadini, fa bene quindi anche all’economia, migliorando comportamenti, spirito di collaborazione e vita sociale».

«Siamo chiamati ad affrontare con concretezza e serietà il tema dell’impiantistica sportiva in Italia. Lo facciamo – ha detto il Presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma – con le nostre competenze in materia di analisi dei dati e ingegneria, ma anche di sviluppo tecnologico, fornendo una piattaforma che, grazie alla preziosa collaborazione delle Regioni e degli Enti locali, raccoglierà e analizzerà le informazioni. Ma soprattutto avremo un patrimonio di dati che permetterà sia l’avvio di un osservatorio capace di suggerire le politiche pubbliche, sia di giungere alla redazione di un Piano regolatore nazionale dell’impiantistica sportiva. Un’azione di “squadra” utile a rispondere alle reali esigenze dei territori e del sistema sportivo italiano e a una sempre più attenta destinazione delle risorse pubbliche a livello centrale e locale».

«La banca dati e il censimento – ha detto Diego Nepi Molineris, Amministratore Delegato di Sport e Salute, presente alla firma del protocollo – incide sul reddito pro-capite delle aree dove c'è bisogno d’investire e sulla scolarità. Dove c'è buona scolarità e reddito buono l'impiantistica ha una buona capillarità, dove questi due aspetti mancano c'è il deserto ed è lì che noi dovremo intervenire. Attraverso fondi come Sport e Periferie e PNNR pensiamo di andare a coprire un'offerta importante».

 

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