Andrea Abodi
Public Health England (PHE), l’agenzia del governo britannico il cui fine è proteggere e migliorare lo stato di salute e di benessere della popolazione, ha recentemente deciso di coinvolgere il settore medico-sanitario del Paese per massimizzare l’efficacia della sua azione.
Come riportato dalla rivista specializzata Health Club Management, scopo dell’iniziativa è far sì che i medici conoscano la grandi potenzialità, in termini di benefici per la salute, dell’attività motoria e la utilizzino per curare i pazienti.
Il programma – attuato in partnership con il Nuffield Department of Primary Care and Health Sciences dell’Università di Oxford – prevede un percorso formativo dedicato principalmente all’attività fisica. Lo scopo è educare il personale medico circa i benefici dell’attività motoria, i rischi e i dati statistici inerenti la sedentarietà, la fisiologia dell’esercizio fisico nella prevenzione primaria e secondaria e le iniziative locali dedicate al movimento.
Nel corso degli incontri verranno presentate prove epidemiologiche e biologiche dei benefici dell’attività motoria e si terranno sessioni interattive dedicate al lavoro in team, allo sviluppo di capacità di problem solving, così come colloqui motivazionali focalizzati sull’applicazione pratica delle competenze acquisite all’attività clinica quotidiana. I professionisti coinvolti svilupperanno inoltre le capacità necessarie per fungere da mentori e coach di altri specialisti in modo da favorire il successo di questo innovativo e ambizioso programma.
Lo scorso luglio, il Royal College of General Practitioner – l’organismo professionale dei medici di medicina generale del Regno Unito il cui fine è promuovere l’eccellenza nell’assistenza sanitaria primaria – ha annunciato che l’attività di medicina di base svolta a livello locale darà maggiore importanza all’attività fisica in termini sia di formazione sia di attenzione e priorità da parte dei medici. L’obiettivo è ridurre i costi della sanità pubblica sfruttando l’efficacia dell’attività motoria in ambito sia preventivo sia terapeutico.
Alla fine del 2014 PHE presentò il progetto intitolato “Everybody Active, Every Day” (Tutti Attivi, Tutti i Giorni) dal quale emerse che nel Regno Unito il 45% delle donne e il 33% degli uomini sono sedentari.