Attività  fisica e Welfare: la parola a Giovanna Melandri

Attività  fisica e Welfare: la parola a Giovanna Melandri big
Ha le idee chiare, Giovanna Melandri: l'attività  fisica è un potente strumento per accrescere il benessere dei cittadini. Ma in quali azioni si tradurrà  questo concetto? In quale misura il settore dei centri fitness e wellness parteciperà  a questa che, con tutti i limiti posti anche dall'attuale situazione economica, sembra comunque una svolta culturale?

di lucia dalla valle

Ne parlerà la titolare del Ministero delle politiche giovanili e delle attività sportive nel corso dell'8 International Forum Il Nuovo Club Congress Trade Show.

La lotta alla sedentarietà si svolge su più fronti: creando vantaggi fiscali per le famiglie, colmando deficit infrastrutturali, diffondendo modelli di educazione allo sport tra i più giovani, sensibilizzando a una politica di prevenzione della salute che parta dalla promozione della vita attiva.

Un bell'impegno per la Ministro Giovanna Melandri che, nel corso del primo anno del suo ministero, ha sfoggiato un'insolita capacità di tessere relazioni trasversali con i colleghi per intraprendere iniziative comuni. Come il lavoro di collaborazione con il Ministero dell'Istruzione per promuovere l'attività motoria obbligatoria nella scuola primaria e adeguare le ore di educazione fisica praticate nella scuola secondaria alla media europea.

A riguardo -spiega la Ministro in un'intervista che è possibile leggere integralmente sul numero di Dicembre del periodico "Il Nuovo Club"- il Ministero della Pubblica Istruzione, da Febbraio, promuoverà una sperimentazione relativa all'introduzione dell'educazione motoria che coinvolgerà tre scuole per provincia, scelte in particolare tra le realtà in cui è più elevato il rischio di abbandono scolastico. Si tratta di un primo passo per far sì che questo ambizioso progetto, avviato dal Ministro Fioroni con la nostra collaborazione e pieno sostegno, possa, a breve, diventare una concreta realtà nelle nostre scuole pubbliche."

La scuola non è però l'unico ambito di intervento da considerare per impostare un'adeguata politica di promozione della vita attiva e della pratica sportiva. Quando si parla di sport, del resto, si fa riferimento a un sistema di discipline ben preciso, al quale però si sono via via aggiunte tante altre forme di attività fisica, di gruppo o individuali, svolte perlopiù nei centri fitness.
E' possibile coinvolgere tali strutture, frequentate da un numero sempre più elevato di individui, anche nelle fasce di età medio-alte?

"Non solo lo ritengo possibile -dichiara la Ministro Melandri- ma è assolutamente necessario. Lo sport ha inevitabilmente accompagnato le trasformazioni delle nostre società. Il fatto che vi siano oltre 22 milioni di italiani che dichiarano di praticare sport è il segno inequivocabile di questo profondo cambiamento negli stili di vita.
E' ampiamente maturata nel nostro Paese una sensibilità verso la cura del proprio corpo, verso la salute e il benessere che si è tradotta nell'esponenziale crescita del comparto del fitness.
Se davvero vogliamo puntare a migliorare la vita dei cittadini italiani -tra i più longevi al mondo- senza ricorrere in maniera prevalente ad un approccio medico e farmacologico (i cui costi ricadono sul Sistema sanitario nazionale e dunque sulle tasche dei cittadini) è indispensabile attivare una politica di prevenzione che parta dalla promozione della vita attiva.
Mi pare quasi superfluo citare i dati sui benefici per la salute connessi alla pratica sportiva. Ricordo un dato su tutti: coloro che praticano sport in maniera continuativa sono meno esposti al rischio di mortalità per un infarto rispetto ad una persona sedentaria.
"

In questo piano di sviluppo di relazioni e sinergie rientra anche la "tappa" del Ministro alla sessione inaugurale del Forum Il Nuovo Club Congress & Trade Show , il prossimo 23 febbraio 2007, al Centro congressi Palaexpo di Verona.

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