È arrivata l’estate e con la bella stagione fioriscono nuovi modi di concepire l’esercizio fisico, emergono tendenze che fotografano un settore capace di rinnovare e ampliare la propria offerta, di aggiornarsi costantemente per attrarre nuovi consumatori e fidelizzare gli aficionados.
Non a caso in questo numero proponiamo una panoramica sulle tante novità che consentono ai club italiani di segmentare la propria offerta, senza dover necessariamente sostenere grandi investimenti. Come? Puntando sulla semplicità, ritornando alle origini del movimento, esaltando fattori oggi imprescindibili come il divertimento e la socializzazione. E restando nell’ambito dell’innovazione, i social network sono entrati a pieno titolo nella vita professionale degli operatori di club. Persino Twitter, a dispetto della sua essenzialità, può rivelarsi molto proficuo anche sul piano del business.
Al riguardo, vi suggerisco di leggere con attenzione l’approfondito articolo con il quale Fabio Grossi e Michela Verardo illustrano le caratteristiche costitutive di questo mezzo di comunicazione, spiegando come trarne i massimi benefici nel nostro settore.Un altro fenomeno, di massa, che non può essere ignorato è quello delle app, ovvero le applicazioni per smartphone, sempre più numerose e diffuse in ogni ambito, compreso lo sport e il fitness.
Oggi chiunque disponga di un “telefono intelligente” può scaricare veri e propri allenatori virtuali, programmare il proprio allenamento e monitorare costantemente le proprie prestazioni. Che effetti può avere questa nouvelle vague tecnologica – per non dire onda anomala – sui centri fitness e sui professionisti che vi lavorano? Per rispondere a questa e ad altre domande, abbiamo intervistato Michele Ficara, direttore editoriale di #assodigitale.it, che fornisce spunti di riflessione interessanti per chi si occupa di esercizio fisico sul piano imprenditoriale e professionale.
Il vento del cambiamento soffia anche sul sistema normativo. Come noto, sono state recentemente introdotte novità rilevanti in materia di responsabilità legata alla tutela sanitaria delle attività sportive. Il decreto ministeriale, recentemente firmato dal Ministro Balduzzi, disciplina la certificazione dell’attività sportiva non agonistica e amatoriale, e al tempo stesso detta le linee guida sulla dotazione e l’impiego dei defibrillatori da parte delle società sportive. In attesa che questo importante provvedimento venga pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale ed entri in vigore, ci si interroga su quali effetti possa avere sui club.
Nella sezione normativa, poche pagine più avanti, potrete leggere la dettagliata analisi dell’Avvocato Martinelli, davvero imperdibile. Concludo dando il benvenuto a due nuove firme: Fabrizio Badiali, che propone un Oltre la siepe come sempre stimolante e un po’ sopra le righe dedicata alle potenzialità formative della pratica dell’errore anche in ambito manageriale; Paolo Smania che, più concretamente, analizza le procedure per ridurre i fattori di rischio in piscina.Buona lettura.