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Intervista a Daniel Tangona, guru del fitness mondiale, sul Boot Camp, l'allenamento ispirato all'addestramento militare

di davide venturi

Il Boot Camp, l’allenamento di gruppo ispirato all’addestramento militare, si sta affermando anche in Argentina grazie a Daniel Tangona, decano del fitness noto a livello internazionale, nonché personal trainer di tanti personaggi noti. Lo abbiamo intervistato per cogliere l’anima di una disciplina dalle grandi potenzialità

Daniel Tangona è molto noto nel mondo del fitness argentino, e non solo. Da più di trent’anni si occupa di esercizio fisico come proprietario e gestore di club e soprattutto come istruttore e personal trainer di grido. Tra i suoi clienti annovera diversi personaggi noti tra i quali figurano manager e imprenditori, modelle, sportivi e star dello spettacolo.
Recentemente ha introdotto in Argentina il Boot Camp, ovvero l’allenamento di gruppo ispirato all’addestramento militare nato negli Stati Uniti e duffusosi anche in Europa. Lo abbiamo intervistato per saperne di più di una disciplina già praticata anche in Italia e interessante anche per i club. Il Boot Camp può infatti rappresentare un’opportunità per ampliare e differenziare la propria offerta e conquistare nuove fasce di clientela.

Com’è nata l’idea di diffondere anche in Argentina il Boot Camp?

Alcuni anni fa, durante uno dei miei frequenti viaggi negli Stati Uniti, ho scoperto questa attività che mi ha conquistato subito. Ho così deciso, nel 2005, di portarla in Argentina dove, insieme a Guille Migone, mio collaboratore ed eccellente preparatore fisico, abbiamo ulteriormente sviluppato questo programma d’allenamento che appassiona, diverte e motiva.
 
In che cosa si distingue dal fitness “convenzionale”?

Questa attività, la cui intensità varia da media ad alta, consente di svolgere un’ottima preparazione fisica e di coinvolgere diversi professionisti dell’esercizio fisico con specializzazioni diverse. Favorisce la socializzazione, è molto coinvolgente, divertente e fidelizzante. I sottofondi musicali utilizzati, l’abbigliamento e lo “spirito di corpo” sono altre caratteristiche che rendono il Boot Camp un’attività unica nel suo genere.
Abbiamo incominciato quasi per gioco coinvolgendo 15 persone. Oggi la stessa lezione ne conta un centinaio ed è gestita da tre istruttori.

Qual è l’ambiente ideale per svolgere il Boot Camp? Si può svolgere anche al chiuso?

Il Boot Camp può essere svolto in qualsiasi ambiente, su qualsiasi superficie, a patto che lo spazio a disposizione sia ampio e ben aerato poiché gli esercizi svolti richiedono una buona ossigenazione. Non andrebbe dunque mai svolta in ambienti completamente chiusi. L’ideale è svolgerlo all’aperto, per consentire alle tante persone che trascorrono parecchie ore al giorno in ambienti chiusi di provare il piacere di sentire l’aria, il sole e il vento, ovvero di soddisfare quelle che in fin dei conti sono esigenze naturali del corpo e della mente.

È previsto l’utilizzo di attrezzi e accessori?

Utilizziamo diversi accessori per rendere l’allenamento ancor più vario e divertente. Tra questi figurano pneumatici, ostacoli di varie altezze, coni segnaletici, corde, tronchi, amache, scale e guantoni da pugilato. Ma resta fondamentale l’utilizzo del proprio peso corporeo e gli elementi che caratterizzano il luogo in cui si svolge l’allenamento – pozze d’acqua, fango, sabbia ed erba – e che rendono l’esercizio ulteriormente impegnativo. L’obiettivo è rafforzare il corpo e la mente per poter affrontare gli ostacoli che nella vita si incontrano ogni giorno.

C’è il rischio di infortuni?

Come in qualsiasi altra forma di esercizio fisico, esiste la possibilità di infortunarsi, soprattutto perché il terreno sul quale si svolge può essere irregolare. Per minimizzare tale rischio, il nostro gruppo di istruttori spiega in modo accurato come svolgere ogni movimento. L’obiettivo principale di tutto il nostro lavoro è la salute e il benessere.

A quel tipologia di praticanti si rivolge questa attività?

Il Boot Camp si rivolge a persone di tutte le età e di entrambi i sessi. A tutti i partecipanti raccomandiamo di ascoltare il proprio corpo e di non spingersi mai oltre i propri limiti. Prestiamo la massima attenzione a tutti e chi è stanco o si trova in difficoltà per qualsiasi ragione, può fermarsi per rifiatare e reidratarsi. Raccomandiamo inoltre l’utilizzo del cardiofrequenzimetro e spieghiamo entro quali valori mantenersi in base all’età e alle condizioni fisiche. L’idea è che i partecipanti si divertano senza stressarsi, ma poiché l’essere umano è competitivo per sua natura, dobbiamo stare molto attenti. Questo programma sta riscuotendo un grande successo poiché è innovativo e si rinnova costantemente. Cerchiamo infatti di introdurre periodicamente nuovi elementi per evitare che risulti ripetitivo.
 
Com’è strutturata la lezione?

La fase di riscaldamento iniziale, che dura non meno di 20 minuti, prevede esercizi di Aero Box, Tae Bo, molti colpi a vuoto di pugilato e calci, il tutto accompagnato da un buon sottofondo musicale. È quindi previsto un circuito a ostacoli (trasportare tronchi, saltare ostacoli, strisciare a terra, schivare coni segnaletici eccetera), corse a velocità sostenuta, esercizi per la forza esplosiva, per gli addominali e posturali. Esercizi di stretching prima, durante e al termine dell’allenamento sono indispensabili. Siamo inoltre inflessibili con gli istruttori che devono tassativamente attenersi alle linee guida stabilite, pena l’allontanamento da questa attività.

Altri ingredienti del successo del Boot Camp?

Gli istruttori giocano un ruolo fondamentale e nel nostro Paese ci sono eccellenti professionisti, in grado di gestire diverse tipologie d’allenamento. La nostra squadra riesce a proporre un format di successo grazie all’ordine, alla disciplina, all’utilizzo di abbigliamento adeguato e di attrezzi e accessori idonei al terreno su cui si svolgono le lezioni. Stiamo organizzando una serie di incontri, in diverse parti del Paese, per incominciare a diffondere il nostro sistema d’allenamento attraverso la formazione degli istruttori.

Che cosa serve per introdurre questa disciplina nella programmazione di un club? Quali sono i costi principali da sostenere?

Sicuramente no si può fare a meno di spazio, ingegno, creatività, motivazione, buon umore, musica straordinaria, energia, disciplina e lavoro di squadra. Bisogna inoltre prevedere l’utilizzo di corde, elastici, sacchi di sabbia, sacchi da pugilato, sabbia se è disponibile uno spazio all’aria aperta, corde da arrampicata e altri accessori. È inoltre importante realizzare magliette, cappellini e zaini con il logo del club appositamente realizzati per chi decide di cimentarsi in questa disciplina. Serve a creare un senso di appartenenza e rafforzare lo “spirito di corpo”. I costi da affrontare sono decisamente contenuti.

Perché un club dovrebbe offrire ai propri soci il Boot Camp?

Perché si distingue da qualsiasi altra disciplina, è innovativo, divertente, mette alla prova lo spirito, il coraggio, la passione, l’atteggiamento mentale e la propria condizione fisica. È un modo per misurarsi con se stessi, per superare, gradualmente, i propri limiti e dare il massimo. È competitivo, ma molto umano.
Proporre il Boot Camp significa essere sempre all’avanguardia. Significa consentire ai propri clienti di svolgere una tipologia d’allenamento che può prevedere un’infinità di esercizi differenti, che può evolversi costantemente, neutralizzando il pericolo noia. Infine, non va dimenticato che portare i soci ad allenarsi all’aria aperta significa fare pubblicità subliminale al proprio club.

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