I primi vent’anni del ForumClub
Questo numero si apre con l’articolo nel quale potrete leggere importanti anticipazioni sul prossimo ForumClub che, tra qualche mese, celebrerà un’importante ricorrenza: il ventesimo anniversario. Tre giornate che, idealmente, ripercorreranno un intenso ventennio nel corso del quale un congresso di caratura internazionale, e sinergico a una rassegna espositiva verticale, è diventato un appuntamento imprescindibile per tanti operatori italiani, stimolando lo sviluppo di un settore che ha dimostrato buone capacità di resilienza e rinnovamento.
Sarà un’edizione molto speciale, contraddistinta da importanti novità e da quello standard qualitativo che, negli anni, è diventato il marchio di fabbrica dell’evento. Il Congresso affronterà tematiche di assoluta attualità per gestire al meglio l’azienda-club, ma non solo. Proietterà gli operatori presenti, e il loro business, in un futuro che riserva grandi cambiamenti e, con tutta probabilità, veri e propri salti paradigmatici. Lo farà grazie a relatori di altissimo profilo tra i quali figurano numerosi volti nuovi - anche da altri settori - che allargheranno gli orizzonti dei congressisti, nell’ambito di un’esperienza più interattiva rispetto al passato.
Il Congresso si rinnova inoltre nelle formule di adesione che, per rendere immediata la fruizione
del programma, sono più semplici e più fluide e consentono di personalizzare il proprio percorso formativo. Anche le tariffe sono cambiate e a chi si iscriverà entro il 23 novembre sono riservati sconti fino al 40%, mentre chi acquisterà l’iscrizione al seminario intensivo in abbinamento a un altro Pass beneficerà di uno sconto del 50%.
Vi suggerisco, dunque, di leggere con attenzione l’articolo che presenta il prossimo ForumClub, così come la dettagliata sintesi dell’edizione 2018 dello studio annuale con il quale EuropeActive e Deloitte tastano il polso al settore dei fitness-wellness club in Europa, fornendo numeri e tendenze. Nonostante uno scenario economico ancora incerto in alcuni contesti nazionali, i mercati analizzati sono cresciuti significativamente, mostrando di avere tutte le potenzialità per un ulteriore sviluppo.
Infine, vi segnalo l’articolo con il quale, dopo la nostra inchiesta sul consumo idrico delle piscine, proseguiamo il nostro viaggio nell’innovazione tecnologica e progettuale dei centri acquatici, presentando l’interessante case history dell’UBC Aquatic Centre dell’University of British Columbia di Vancouver, intervistando uno dei progettisti. Ma come sempre, vi suggerisco di leggere tutta la rivista, densa di contenuti utili e stimolanti.
Buona lettura!
Roberto Maestrami
