Resilienza Istruzioni per l'uso

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In psicologia, il termine “resilienza” indica la capacità di resistere alle avversità e di ripartire fiduciosi: i fattori psicologici, i filtri cognitivi e le metodologie d’intervento

di Francesco Muzzarelli

A fronte di una crisi, di forti cambiamenti e difficoltà alcune persone sanno attivare un insieme di processi che facilitano un adattamento efficace e promuovono lo sviluppo anche in contesti di vita altamente stressanti. Si tratta della resilienza, termine che si può tradurre con “forza psicologica interiore” oppure con “forza d’animo”.
Nella scienza dei materiali la resilienza è la capacità di un oggetto di recuperare la propria forma dopo un urto. Per un individuo, essere resiliente significa essere in grado di tornare a vivere dopo aver “subito l’urto” di un evento spiacevole: rialzarsi dopo una malattia, dopo la perdita di una persona cara o del lavoro. La consapevolezza della propria forza interiore conduce a sentirsi padroni della propria vita, degli eventi che accadono e questo, sempre in termini psicologici, si traduce in una piacevolissima sensazione di benessere.

In un periodo storico in cui il cambiamento sembra essere l’unica costante, in cui la crisi non è più un evento sporadico, la più importante delle competenze è la capacità di ambientarsi e la resilienza ne è alla base. Ambientarsi non significa adeguarsi passivamente al contesto, bensì ridisegnare la relazione con il proprio ambiente. In questi termini, la resilienza non è la ricerca dell’omeostasi, bensì dell’allostasi, ossia il mantenimento della stabilità attraverso il cambiamento.
L’allostasi fa riferimento alla ricerca di un nuovo equilibrio. L’omeostasi, invece, si riferisce alla ricerca del ripristino di un vecchio equilibrio.
Esistono addirittura molti casi in cui stress, traumi e difficoltà, hanno in realtà rinforzato la forza psicologica dell’individuo che, pian piano, si è sentito sempre più forte, sicuro e in grado di reagire agli eventi. Queste osservazioni hanno permesso di collegare il disturbo post-traumatico da stress non con la gravità dell’evento traumatico, bensì con la struttura della personalità, considerando che alcuni tipi di personalità riescono a superare bene anche gravi incidenti, mentre altri non riescono a superare nemmeno una lieve difficoltà.

Ora, se alcuni hanno una naturale propensione alla resilienza, altri – purtroppo – non ce l’hanno. Per questo è importante comprendere i fattori psicologici che la determinano e le modalità per apprenderla.

I fattori psicologici della resilienza

La ricerca ha ormai messo a fuoco gli elementi psicologici alla base della “forza d’animo”.
Eccoli di seguito:

  • esperienza di un buon attaccamento affettivo alle figure genitoriali;
  • esperienza di rapporti interpersonali di fiducia e rispetto;
  • non avere sensi di colpa;
  • avere una fede religiosa;
  • avere empatia verso gli altri;
  • non avere bassa autostima e scarsa fiducia in sé;
  • essere flessibili, adattabili, curiosi;
  • saper guardare agli eventi in prospettiva;
  • saper assumersi le responsabilità;
  • avere senso dell’umorismo e dell’ironia;
  • avere immaginazione;
  • saper comunicare;
  • avere interessi personali e un progetto di vita.

Come si può notare, si tratta di elementi legati all’esperienza di vita e di tratti personologici, pertanto di un patrimonio individuale che “o si ha o non si ha”. Ma allora, la resilienza si eredita o si può anche impararla? Alla base genetica si unisce l’effetto dell’ambiente (socio-culturale) e dell’impegno (consapevole e inconsapevole) della persona. Quindi, resilienti un po’ si nasce e un po’ si diventa.

Sperando nella buona sorte circa la dose innata, che possiamo fare per guadagnare la dose appresa? La risposta viene dallo studio della mentalità resiliente. Approfondiamo. Le persone non sono stressate dagli eventi in sé, ma dal modo con cui li interpretano. Ciò che fa la differenza è la valutazione cognitiva e il conseguente modello di impegno adottato. Il soggetto resiliente usa essenzialmente cinque filtri cognitivi: senso di controllo, tolleranza alla frustrazione, ristrutturazione, attitudine alla speranza, commitment.

Quando avrete ben chiare le 5 chiavi mentali attraverso cui le persone resilienti fronteggiano le avversità, potrete impegnarvi in un personale allenamento di sviluppo della vostra resistenza allo stress. Riconsiderate ciascun filtro cognitivo, chiedetevi se vi appartiene o se invece la vostra mente si dirige in automatico verso modalità non funzionali di lettura delle difficoltà.

L'audiolibro e il Videolibro

“Resilienza”, il videolibro pensato da Francesco Muzzarelli, è sarà presto disponibile anche in versione audiolibro. Il videolibro dura settanta minuti e permette di avviare un personalizzato progetto di formazione fondamentale tanto sul lavoro quanto sul piano personale.

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Francesco Muzzarelli è inoltre autore dell’audiolibro Assertività - Come comunicare con efficacia nelle situazioni difficili, il titolo più scaricato da mesi su iTunes Store.

*La versione integrale di questo articolo è pubblicata nel numero 127 (maggio-giugno 2012) della rivista Il Nuovo Club.

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