Un recente studio condotto in Finlandia dall’U
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A cura della Redazione
Mercoledì, Settembre 1, 2021
Si è spento a inizio luglio uno dei pionieri del fitness che aprì a Bologna, alla fine degli anni Cinquanta, una delle primissime palestre italiane. È inoltre stato un campione del culturismo di fama internazionale.
Se n’è andato lo scorso 5 luglio, a 85 anni, Luigi Lodi, più noto come Gigi. Era uno dei pionieri del fitness made in Italy: alla fine degli anni Cinquanta fu tra i primi a portare il body building e l’esercizio fisico nel nostro Paese, aprendo in via Oberdan, nel cuore di Bologna, la palestra Atlas Club, insieme al socio Marcello Nori.
Una vita dedicata allo sport, raggiungendo la notorietà internazionale nel culturismo: Mister Italia e campione italiano di sollevamento pesi nella categoria Massimi nel 1965, nel 1967 si aggiudicò il titolo di Mister Europa e due anni più tardi conquistò il terzo posto al Mister Universo di Londra. A 51 anni, nel 1987, si classificò terzo ai Campionati del Mondo WABBA over 40.
A Bologna era una personalità, apprezzata da tutti anche per il suo spessore umano: la sua palestra era diventata un’istituzione, un punto di riferimento per tantissime persone, anche tante donne che, grazie a lui, per la prima volta si allenarono con manubri e bilancieri. Il marchio Atlas esiste ancora: identifica la palestra di via Vezza, data in gestione a un’altra società, mentre il figlio Emilio Lodi gestisce, dal 1983 con altri soci, il Lodi Club a Casalecchio di Reno, alle porte della città petroniana.
Nel 2010, la rivista Il Nuovo Club – di cui Fitness Trend è l’emanazione web – assegnò il Premio speciale alla carriera, nell’ambito della quarta edizione del Club Award, proprio a Gigi Lodi, che ricevette anche una lettera di complimenti dell’allora ministro Mariastella Gelmini. Alla cerimonia, che ebbe luogo nell’ambito dell’undicesima edizione del ForumClub, parteciparono anche i figli di Gigi, Laura ed Emilio (nella foto sopra). Di seguito, riproponiamo il video di quella giornata che non possiamo dimenticare.
Guarda il video della premiazione a Gigi Lodi
