Cina, è boom per il fitness e lo sport

Cina, è boom per il fitness e lo sport big

di andrea muzzarelli

Dal 2001, anno in cui Pechino conquistò l’edizione 2008 delle Olimpiadi, la Cina ha visto crescere il proprio settore fitness/wellness in modo prodigioso. Xiao Tian, vicedirettore della General Administration of Sports of China (GASC), nutre forti speranze nel fatto che questa espansione possa continuare nel corso dei prossimi anni, e ritiene che le stesse Olimpiadi abbiano contribuito in modo determinante a una vera e propria “esplosione” di interesse del popolo cinese nei confronti dello sport e del fitness.

Secondo un rapporto pubblicato dalla Gasc, il mercato del fitness e dello sport è cresciuto nell’ultimo anno e mezzo – un periodo non certo favorevole sul piano economico-finanziario – dell’8,5%. Un dato notevole che testimonia un importante cambiamento rispetto al passato: prima che le Olimpiadi comparissero all’orizzonte, infatti, Pechino poteva contare su appena due fitness club di “ispirazione” occidentale.

Nel 2001 Matt Lewis, il neozelandese proprietario di questi due centri (Evolution Fitness), si pose l’obiettivo di diffondere il concetto occidentale di fitness presso la popolazione cinese. Era una vera sfida, al punto che era persino difficile trovare personale qualificato da impiegare nei club. Come ha confessato Lewis, «la gente non ne aveva la minima idea. Per loro era tutto nuovo.» Oggi, a nove anni di distanza, la capitale cinese conta circa 500 centri con 3 milioni di soci, e i due club di Lewis (che nel frattempo li ha venduti per fare il consulente) hanno 4mila iscritti e fatturano 2 milioni di dollari all’anno.

Liu Qingzao, docente all’Università dello Sport di Shanghai, ha precisato che, anche nel bel mezzo di una pesante crisi economica globale, il futuro del fitness in Cina è tuttora molto promettente, con un potenziale di mercato considerevole anche per il mondo dello sport a tutto tondo. Xiao Tian è dello stesso avviso: «Gli imprenditori del settore dovrebbero cogliere queste opportunità, perché la domanda interna del mercato è in continua crescita.»

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