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Un recente studio condotto dalla University of New South Wales di Sydney mostra che l’espulsione del grasso ha inizio nei polmoni. In virtù di questo meccanismo, dieci chili di grasso possono trasformarsi in 8,4 chilogrammi di anidrite carbonica emessa dal corpo durante la respirazione. Una reazione che può essere attivata solo svolgendo esercizio fisico adeguato, preferibilmente cardiovascolare. Gli strumenti di misurazione 2.0 hanno mandato in pensione la bilancia: oggi non si parla più di perdita di peso, bensì di ricomposizione corporea.
E in palestra, la metamorfosi alchemica di massa grassa si misura in selfie progressivi, come suggerisce la celebre trainer australiana Kayla Itsines. Titolare del portale Sweat e ideatrice di seguitissimi programmi fitness, ha consigliato ai suoi oltre 10 milioni di follower di fotografarsi ogni giorno, di aumentare il carico di lavoro a ogni sessione di allenamento e di non dimenticare mai di ascoltare il proprio corpo.
L’ago della bilancia non è più l'indicatore indiscusso delle condizioni fisiche, bensì la composizione corporea. Non a caso, le vendite di bilance impedenziometriche per uso domestico hanno registrato una vera e propria impennata anche nei siti di e-commerce, Amazon in testa a tutti.
“Grazie a questa valutazione - spiega l’osteopata Gianluca Bonomi, personal trainer di Audace Palestre di Milano - è possibile misurare la percentuale di massa magra, ovvero muscoli, grasso, acqua, sali minerali e proteine per capire dove e come agire per tornare in forma. Al momento è l’esame più accurato per programmare una ricomposizione corporea ‘sartoriale’, ovvero una strategia alimentare e di allenamento che converta la massa grassa in muscolo. Non è detto che si debba perdere peso, anzi: può accadere, infatti, che il valore visualizzato dalla bilancia aumenti, ma che lo specchio restituisca un’immagine più asciutta".
