Nel corso dell’edizione 2024 della Canada Wide Science Fair è stato premiato con il massimo dei voti il progetto di Evan Budz (nella foto),
L’edizione 2014 di FIBO, svoltasi a Colonia dal 3 al 6 aprile scorsi, ha avuto come prologo, il 2 aprile, la prima edizione dello European Health & Fitness Forum, organizzata in collaborazione con l’EHFA-European Health & Fitness Association che ha scelto questa occasione per annunciare il suo nuovo nome – EuropeActive – che esprime l’impegno per rendere il Vecchio Continente più attivo fisicamente.
Il Forum, abbinato al motto Europe Active 2025, ha visto la partecipazione di alcuni tra i migliori operatori e stakeholder europei che hanno analizzato i trend in atto in Europa nell’ambito del fitness e della salute e al tempo stesso fissato obiettivi comuni per contribuire alla soluzione dell’arcinota emergenza sanitaria incrementando il numero delle persone fisicamente attive. È stato presentato il Progetto intitolato Il Futuro della Salute e del Fitness – il cui fine è rendere l’Europa fisicamente attiva entro il 2025 – e basato sui risultati dell’approfondito studio condotto da EHFA e Deloitte per analizzare i trend in atto in Europa in ambito demografico, sanitario ed economico.
Lo studio si è inoltre focalizzato sul ruolo da protagonista che il settore fitness può giocare per risolvere la gravissima questione sanitaria che interessa anche il Vecchio Continente. Da questa analisi è emerso che i due maggiori problemi del settore sono l’elevato tasso di abbandono dei soci (superiore al 50%) e il basso tasso di penetrazione (in Italia pari a circa l’8%), ossia la percentuale di popolazione adulta che frequenta un club. Questi dati dimostrano che, nonostante i centri fitness vendano salute e divertimento, la risposta del grande mercato è debole.
È dunque urgente un cambiamento del “prodotto” affinché risulti centrato sui reali bisogni e desideri dei consumatori, rispondendo a criteri di utilità e valore elevati sia per la domanda sia per l’offerta.