Cristiano Ronaldo, noto anche per il suo stile di vita incentrato sull’efficienza fi
Saranno quelle immagini di fiumi ritornati limpidi dopo lo stop forzato delle industrie, o i cieli della Cina finalmente tersi quando il Covid ha fermato la quotidianità. O, forse, la pandemia ci ha ricordato l’importanza di stare bene e quanto la salute sia legata all’ambiente.
Dal 7° “Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile”, la ricerca annuale condotta da LifeGate in collaborazione con l’Istituto Eumetra MR, è emerso che l’interesse degli italiani per le tematiche “green”, rispetto al 2020, è aumentato del 3% (+32% rispetto alla prima edizione del 2015) raggiungendo il 75% della popolazione, pari a 37,5 milioni di persone che considerano l’attuazione della sostenibilità un fattore imprescindibile nella visione del futuro. Mostrano il maggior interesse i giovani appartenenti alla Generazione Z, i laureati e gli italiani tra i 18 e i 34 anni.
Dalla ricerca emerge inoltre che il 50% degli italiani (59% degli appartenenti alla Generzaione Z) conosce e sa descrivere l’alimentazione sostenibile, scegliendo di limitare la carne (25%) e rispettare una dieta vegetariana/vegana (5%). Il sostegno all’agricoltura biologica arriva al 79% (75% nella Generazione Z), il consumo di alimenti biologici al 14% (11% Generazione Z) e il 33% è disposto a spendere di più per l’acquisto di prodotti da agricoltura biologica.
Il termine “energia rinnovabile” è conosciuto dal 72% degli italiani (81% Generazione Z) e l’87% reputa giusti gli investimenti statali nelle fonti di energia rinnovabile (76% Generazione Z), il 20% ha dichiarato di utilizzarla (20% Generazione Z) e il 28% la acquisterebbe per la propria casa anche se costasse di più (30% Generazione Z).
Nella scelta di prodotti e servizi da acquistare, il 35% degli italiani tiene in considerazione le informazioni trasparenti (29% Generazione Z), il 24% la presenza di certificazioni sostenibili (26% Generazione Z), il 16% l’adesione a progetti ambientali (22% Generazione Z) e il 14% la compensazione delle emissioni (19% Generazione Z). Il 50% degli italiani giudica “sostenibili” le aziende che fanno un uso responsabile delle risorse (38% Generazione Z), il 30% che sono Carbon Neutral (41% Generazione Z), il 19% che pubblicano report di sostenibilità (29% Generazione Z).
L’87% degli italiani (75% Generazione Z) ritiene sia necessario fermare i cambiamenti climatici adattando il proprio stile di vita e il 43% limitate l’utilizzo di bottigliette di plastica (35% Generazione Z). Il 22% degli italiani ha reso noto di aver aumentato, durante l’emergenza sanitaria, gli acquisti online (31% Generazione Z) e il 15% di aver utilizzato maggiormente le piste ciclabili (15% Generazione Z).
Dopo l’esplosione della pandemia, il 79% degli italiani nota più povertà (65% Generazione Z), il 75% acquista prodotti Made in Italy (61% Generazione Z), 69% il mangia in modo più sano (61% Generazione Z) e il 42% usa di più la bicicletta (48% Generazione Z). Inoltre, l’86% ha in programma di modificare il proprio stile di vita preferendo prodotti italiani (71% Generazione Z), il 67% acquistando prodotti sostenibili (77% Generazione Z), il 63% acquistando prodotti bio (55% Generazione Z) e l’83% scegliendo mete italiane per le vacanze (65% Generazione Z).