Riforma dello sport: semplificate ristrutturazione e costruzione d'impianti sportivi

Ristrutturazione edificio
Autore: 
A cura della Redazione
Lunedì, Aprile 12, 2021
L'entrata in vigore del Decreto Legislativo 38/2021, uno dei decreti attuativi della riforma dello sport, dà il via libera alla costruzione e alla ristrutturazione degli impianti sportivi con procedure semplificate e lavori in deroga al Codice Appalti.

n conformità a quanto predisposto dal Decreto Legislativo 38/2021, i privati o le società sportive che intendono realizzare gli interventi devono presentare al Comune il documento di fattibilità delle alternative progettuali, corredato dal piano economico-finanziario.
La realizzazione di immobili con destinazione d’uso diversa da quella sportiva è consentita purché siano complementari, o funzionali, al finanziamento o alla fruibilità dell’impianto sportivo, mentre è esclusa la realizzazione di complessi di edilizia residenziale.Inoltre, gli interventi possono implicare la demolizione di un impianto esistente e la sua ricostruzione con sagoma e volumetria diverse.
Prima di dare il via libera all'inizio dei lavori, il
Comune è tenuto a indire una Conferenza di servizi per dichiarare il pubblico interesse dell’opera entro 60 giorni. Solo dopo aver ottenuto la dichiarazione il proponente può presentare il progetto definitivo e stipulare il contratto con l’Ente locale.
Le disposizioni del 
Codice Appalti e le regole più stringenti dettate per gli impianti esistenti sulle aree pubbliche non si applicano nei lavori di importo inferiore a un milione di euro, o in quelli di importo superiore nei quali le sovvenzioni pubbliche dirette non superino il 50% dell’importo.
Se a presentare il progetto preliminare, accompagnato da un piano di fattibilità economico-finanziaria per la rigenerazione, riqualificazione, ammodernamento e gestione dell’impianto, è
un’associazione o società sportiva dilettantistica, con l’obiettivo di favorire l’aggregazione e l’inclusione sociale, l’ente locale interessato, dopo aver valutato l’interesse pubblico dell’opera, affida direttamente all’associazione proponente la gestione gratuita dell’impianto per una durata non inferiore a cinque anni.

Le semplificazioni introdotte dal D.lgs 38/2021 si affiancano a quelle già previste dal Decreto Semplificazioni, in special modo alla possibilità di realizzare interventi di adeguamento degli impianti sportivi in deroga alle norme del Codice dei beni culturali e del paesaggio.

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