Run Walk Run, correre non è mai stato così facile

Autore: 
Redazione
Mercoledì, Luglio 19, 2017
Ideata dall’ex maratoneta olimpico Jeff Galloway, la Run Walk Run si basa su sessioni di corsa alternate alla camminata. E i benefici sono assicurati.

Non è facile rimettersi in forma dopo un lungo – o magari lunghissimo – periodo di sedentarietà. Ancor più difficile, forse, è ritagliarsi qualche momento da dedicare all’attività fisica, presi come siamo da quelle lunghe giornate fatte di appuntamenti concatenati, che poco lasciano al relax e al benessere. Ed è forse questa la ragione per cui il metodo di allenamento Run Walk Run – letteralmnete corri, cammina, corri – è diventato così popolare a livello internazionale. Perché è accessibile a tutti, spezza un’attività fisica attuabile un po’ dovunque, in palestra come al parco, in piccoli intervalli perfettamente gestibili, e al contempo offre parecchi benefici a chi la pratica.

Già a livello di resistenza cardiovascolare e muscolare, infatti, correre, poi camminare un po’, e correre di nuovo, comporta un incremento tempra fisica, fatte le prime sessioni ci si sente più energici e più forti, e quel senso di benessere invoglia a proseguire, e ad effettuare sempre più intervalli run e walk.

 

 

Ma come funziona questa metodologia di allenamento? Ideata dall’ex maratoneta olimpico Jeff Galloway, la Run Walk Run si basa su sessioni di corsa alternate alla camminata: si corre per 5 minuti, poi si cammina per 2, e di nuovo via a correre per altri 5 minuti. Il tutto ripetuto per mezz’ora, finché, via via che si acquisisce resistenza, si può proseguire a oltranza, arrivando anche a un’ora, per un allenamento stimolante e divertente, che brucia i grassi in eccesso senza però risultare troppo faticoso.

Ottima anche per chi è già abituato a correre, la Run Walk Run è un efficace antistress e contribuisce, spiega la fisiologa Heather Gannoe, in un articolo pubblicato su Healthyway. com. “aiuta a sconfiggere quello stato mentale che ci tiene ancorati al divano: il timore, cioè, che sia tutto troppo faticoso, e che perciò sia impossibile farcela”. Magari, spiega Gannoe, “correre 30 minuti può sembrare molto a chi non è abituato, ma alternando la corsa alla camminata il battito cardiaco non sale troppo, e perciò lo sforzo è controllato. In più gli intervalli consentono di spezzare l’obiettivo finale in microtappe che ci eviteranno lo stress generato dal calcolare i minuti mancanti alla fine dell’esercizio”.

Aumentando di 5 minuti l’esercizio ogni due sessioni, “l’ideale sarebbe svolgerlo due o tre volte la settimana”, crescerà anche la resistenza. “E in un attimo vi scoprirete a correre uno, tre e poi cinque chilometri senza nemmeno accorgervene”.

 

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