Un italiano su due non fa attività fisica

Un italiano su due non fa attività fisica
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A cura della Redazione
Mercoledì, Novembre 28, 2018
Un italiano su due non pratica alcuna attività fisica e tra coloro che invece la fanno, il 26% si dedica allo sport meno di tre volte a settimana. A dirlo è una ricerca condotta dall'Ipsos su 1400 intervistati per conto della Fondazione Pro-Benessere al maschile. I dati sono stati presentati nel corso dell'AndroDay.

Un italiano su due non pratica alcuna attività fisica e tra coloro che invece la fanno, il 26% si dedica allo sport meno di tre volte a settimana. È quanto emerge da una ricerca condotta dall'Ipsos su 1400 intervistati per conto della Fondazione Pro-Benessere al maschile. I dati sono stati presentati nel corso dell'evento ‘AndroDay. Percorsi di salute al maschile’, promosso dalla Fondazione in occasione della Giornata internazionale dell'uomo. Secondo lo studio, i patiti dello sport abitano nel Nord-est, dove è massima la percentuale di chi pratica sport più di 3 volte a settimana (33%), rispetto al 20-22% delle altre aree d’Italia.

L'attività fisica

Chi studia fa più sport. Non è lo sport a distrarre dallo studio, anzi. La percentuale massima di chi non fa sport si raggiunge fra chi ha la licenza media o titolo di studio inferiore (61% rispetto alla media del 51%), quella di chi fa sport più di 3 volte a settimana e fra chi ha la laurea (29% rispetto alla media del 23 per cento). Ai laureati piace correre (il 40% rispetto alla media del 27%), mentre il nuoto piace soprattutto ai diplomati (20% rispetto alla media del 14%) e il ciclismo a chi ha licenza media o titolo inferiore.

Palestra, corsa e calcio nelle preferenze degli italiani. Palestra (36%), corsa (27%) e calcio (25%) sono di gran lunga le tre attività sportive più praticate, davanti a nuoto (14%), ciclismo (11%), tennis (8%) e altri sport. I picchi, in termini di età, si registrano per la palestra nella fascia di età 25/34 anni (51%), per la corsa fra i 55/70 anni (30%) e per il calcio nella fascia 35/54 anni (30%). Nuoto e ciclismo sono i preferiti dalla fascia d’età 55/70: 1 persona su 4 va regolarmente in piscina (il 25% rispetto a una media del 14%) e il 16% in bicicletta (rispetto alla media generale dell’11%).

Italiani e lavoro sedentario. Impiegati, laureati, molto attenti all’alimentazione, sportivi e attenti alla salute: è il ritratto dei sedentari involontari (il 43% degli italiani). Sono obbligati a stare seduti a causa del lavoro svolto ma appena fanno una pausa ne approfittano per muoversi. Operai, con un titolo di studio basso e poco sportivi. Sono i lavoratori non sedentari, con un’attività che li porta a stare seduti per poco tempo. Rappresentano il 35% della popolazione maschile. Poco attenti all’alimentazione e all’assunzione di acqua nel corso della giornata, poco soddisfatti della vita sentimentale, prevalentemente lavoratori autonomi: sono i sedentari volontari. Svolgono un’attività che li obbliga alla sedentarietà ma non cercano il movimento o restano seduti durante le pause. Sono il 22% dei lavoratori intervistati.

I sedentari

Healthy Food Addicted e non, ecco chi sono. Laureato, residente nel Nord-ovest, in comuni di medie dimensioni, di età compresa tra i 55 e i 70 anni: ecco il profilo dell’italiano molto attento alla propria alimentazione (il 26% degli uomini). Si caratterizza per un certo rigore nel consumo di frutta e verdura (tutti i giorni), alterna il consumo di pesce e carne, limita al minimo quello di snack e cibo da fast food. Abita nelle regioni del Mezzogiorno, vive in comuni di grandi dimensioni, è diplomato e ha un’età compresa tra i 25 e i 34 anni. Rappresenta il 58% del campione: è l’uomo non sempre attento all’alimentazione. Meno costanti del precedente gruppo nel consumo di frutta e verdura, sono anche più distratti sul fronte del consumo di snack, carne e cibi da fast food. Distratti i giovanissimi, tra i 16 e i 24 anni, che risiedono nelle Regioni del centro Italia, sono single e studiano. I non attenti al menu quotidiano fatto di verdura, frutta e pesce preferiscono, per gusto o pigrizia, il consumo di carne, snack e cibi da fast food.

L'alimentazione

Pasta tutti i giorni è boom tra giovani e pensionati. La regina della tavola italiana si conferma la pasta che viene consumata quotidianamente dal 68% degli intervistati. L’80% dei giovani tra i 16 e i 24 anni e l’85% dei pensionati mangiano pasta tutti i giorni, il 75% risiede al Centro e nel 70% dei casi è diplomato.

Le abitudini alimentari

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