Coronavirus, dall'Emilia-Romagna l'ok a sport all'aperto, ora si pensa a palestre e piscine

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A cura della Redazione
Giovedì, Maggio 7, 2020
"Impianti, strutture e circoli potranno riaprire ma solo all'aperto" ha chiarito la Giunta. Sul tema "palestre" e "piscine" sollevato dai consiglieri, confronto rinviato alla prossima fase. Per la maggioranza "sblocco positivo", per l'opposizione servono contributi per associazioni sportive.

Sì agli sport individuali all'aperto in tutta la regione (e non più solo a livello provinciale) e alle attività sportive di gruppo ma con distanziamento sociale. Lo ha annunciato il capo di Gabinetto della presidenza di Giunta dell'Emilia-Romagna, Giammaria Manghi, in Commissione cultura scuola, formazione, lavoro, sport e legalità (presieduta da Francesca Marchetti) per chiarire ai consiglieri l'ultima ordinanza regionale (uscita ieri, 6 maggio) che segna l'avvio della "fase uno di ripresa dell'attività sportiva".

"Per quanto riguarda lo sport professionistico, la posizione della nostra Regione è diventata posizione nazionale", ha chiarito Manghi:"si consente, infatti, la ripresa degli allenamenti del professionista o dell'atleta nazionale, sia individualmente che in gruppo, ma con distanziamento sociale". Le squadre di calcio professioniste tornano quindi ad allenarsi, privilegiando la parte tecnica o atletica, in impianti a porte chiuse e in piccoli gruppi senza contatto fra loro.

L'ordinanza introduce poi importanti novità per lo sport di base "che ora si può praticare in ambito regionale e non più solo provinciale", ha spiegato l'esponente della Giunta. Sì agli sport individuali come il tiro all'arco, il golf, la pesca e anche il tennis che garantiscono il distanziamento fisico purché svolti all'aria aperta. Tutti gli impianti, le strutture e anche i circoli potranno dunque riaprire ma solo se all'aperto. Spogliatoi, bar e segreterie resteranno chiuse. Altra importante novità annunciata da Manghi, "le squadre di calcio degli allievi e dei pulcini potranno riprendere ad allenarsi come i professionisti: all'aperto e garantendo distanziamento sociale".

Consentiti poi gli sport acquatici negli "specchi d'acqua" (termine che indica fiumi, laghi e mare e che esclude le piscine) come windsurf, attività subacquea, vela singola e navigazione da diporto. Per le attività da svolgere in mare, "saranno i sindaci dei vari Comuni a indicare il percorso o l'accesso per raggiungerlo" ha chiarito Manghi. Si potrà anche usare la moto "ma non per fare un giro visto che il turismo ancora non è consentito, ma solo per raggiungere un luogo dove fare attività sportiva" ha spiegato il sottosegretario. Via libera anche a motocross ed enduro purché praticati non in gruppo.

"Sono in corso di preparazione alcune Faq che chiariranno tutti i dubbi" ha concluso il capo di Gabinetto di Giunta, che ha anticipato che il prossimo tema da affrontare riguarderà "lo sport al chiuso", ovvero "l'apertura degli impianti sportivi (piscine e palestre) sia dal punto di vista sanitario che per quanto riguarda le modalità di accesso".

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