Covid: i danni economici subiti dal settore

Disinfezione palestra
Autore: 
A cura della Redazione
Giovedì, Aprile 8, 2021
Un recente studio condotto da IFO sul settore fitness e wellness indica che nel 2020 l'emergenza pandemia ha bruciato 2 miliardi di euro e oltre 200mila posti di lavoro.

Dal recente sondaggio condotto da IFO International Fitness Observatory in collaborazione con la società Egeria, coinvolgendo oltre 6.600 club in tutta Italia e coordinata da Paolo Menconi, presidente dell'Osservatorio, emerge che in Italia, a causa dell'emergenza coronavirus e delle conseguenti restrizioni, la perdita economica registrate dal settore dei fitness club ammonta, a oggi, a 2 miliardi di euro. E al gravissimo dato economico vanno aggiunti gli oltre la perdita di 200 mila occupazioni stabili.

Il 40% del campione sodato ha dichiarato di non sapere se ce la farà a resistere e per quanto tempo, mentre il 20%-25% dei club ritiene che non avrà più le risorse per sopravvivere alla crisi.

IFO ricorda inoltre che l'industria del fitness e dello sport rappresenta, con il suo indotto, una realtà di rilievo nell'economia nazionale: il valore del mercato italiano costituisce l'8% di quello europeo, collocandosi al quarto posto nella graduatoria continentale, alle spalle di Germania (20%), Regno Unito (19%) e Francia (9%), contando più di 5,5 milioni di iscritti alle palestre e un valore di mercato annuale superiore ai 2,4 miliardi di euro.

«Per quanto il fitness sia un mondo "ludico" di svago – ha commentato Paolo Menconi, presidente di IFO –, che eroga servizi in modo apparentemente spensierato, di fatto ha un ruolo chiave: diffonde benessere psicofisico con un'offerta molto variegata e per tutte le tasche, quindi andrebbe considerato diversamente, quasi più vicino al mondo della salute che a quello dello sport, perché fare movimento fa star meglio, è medicina preventiva, e dovrebbe godere di un'attenzione differente. Fare fitness non è solo un passatempo: erano più di 5 milioni le persone che andavano in palestra per stare bene anche dal punto di vista psicologico, contrastando ansie e solitudine, per farsi del bene. I risultati di questa ricerca indicano che l'industria del fitness è in un momento difficilissimo senza precedenti e che va protetta con interventi strutturali seri e concreti, sia per chi vi lavora sia per i clienti, per consentirle di rimettere in piedi e continuare a guardare serenamente al futuro».

Per quanto concerne la sfera economica, prendendo come riferimento il 2019 oltre il 50% dei club interpellati ha stimato un mancato incasso superiore al 70%, il 21% ha dichiarato che sta accumulando debiti relativi ai pagamenti delle utenze e il 75% nonostante la chiusura sta pagando gli affitti/locazioni.

Quasi l'87% del campione ha fatto sapere di ritenere le misure adottate finora insufficienti a sostenere il settore, suggerendo tra i provvedimenti principali forme di finanziamento a fondo perduto (78%), la sospensione di incombenze fiscali e bollette (66%) e l'emanazione di provvedimenti urgenti per il settore (58%). Il 20% ha dichiarato di non aver ricevuto ristori/contributi dallo Stato.

Lo studio ha confermato che la situazione è difficile per tutti, evidenziando alcune differenze per quanto concerne la capacità economica necessaria per resistere: il 14,7% ha dichiarato di avere autonomia ancora per 1 mese, il 31% per 2, il 48% per 3. Se la chiusura di protrae per altri 4 mese di stop, si rischia che oltre l'54% dei blub non sopravviva. Solo il 6,5% dei club potrebbe avere le risorse economiche per resistere a cinque mesi di chiusura, ma in generale regna l'incertezza: quasi il 40% dichiara di non sapere quanto può resistere ancora.

Il sondaggio è stato somministrato tra il 24 gennaio e il 28 febbraio 2021. 6.639 operatori su tutto il territorio italiano hanno ricevuto il questionario: 2.555 hanno aperto l'e-mail e 455 hanno risposto al questionario composto da 19 domande.

Share

LEGGI ANCHE

Outdoor training in un parco attrezzato

Andrea Abodi

Un padiglione di FIBO 2024

L’edizione 2024 di FIBO, andat

Donna che corre

Un protocollo d'intesa tra Sport e Salute, società dello

Ragazza in palestra

Come ogni anno, l’edizione 2024 di FIBO, andata in scena

Outdoor training in un centro sportivo

Dopo una serie d’incontri tra Sport e Salute e i referen

Campo da basket outdoor

Una ricerca un po’ datata, condotta da UISP e