I consumatori dopo la pandemia

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A cura della Redazione
Giovedì, Aprile 21, 2022
Un recente studio di NielsenIQ fotografa i consumatori nel post pandemia, fornendo indicazioni e spunti di riflessione interessanti anche per gli operatori di fitness club e centri sportivi.

The New Economic Divide è il titolo dello studio con il quale NielsenIQ scatta un’istantanea, a livello mondiale, dei consumatori nel post pandemia, identificando 5 gruppi caratterizzati da nuove abitudini d’acquisto e tratti distintivi.

Il gruppo dei cosiddetti “Strugglers” è composto da coloro che a causa dell’emergenza sanitaria hanno conosciuto, e continuano a vivere, l’insicurezza finanziaria. Costituiscono il 23% dei consumatori mondiali e il 10% di quelli italiani. Il 21% del campione mondiale appartiene invece alla categoria “Rebounders”, composta da coloro che hanno conosciuto l’insicurezza finanziaria durante la pandemia, ma che oggi hanno superato questa precarietà (14% del campione italiano). Nella categoria “Cautious” rientrano coloro la cui sicurezza finanziaria non è stata penalizzata dalla pandemia, ma che tuttavia continuano a essere prudenti per quanto concerne le spese (38% a livello mondiale, 52% in Italia). Gli “Unchanged” sono invece coloro che sul piano economico e finanziario non hanno avvertito gli effetti  dell’emergenza coronavirus e non hanno smesso di fare acquisti (18% dei consumatori italiani, 12% nel mondo). Infine, il 7% dei consumatori italiani, e il 6% di quelli mondiali, appartengono al gruppo “Thrivers”, composto da coloro che, avendo risparmiato durante la pandemia, oggi si sentono più sicuri dal punto di vista finanziario rispetto al periodo pre emergenziale.

Dall’indagine NielsenIQ si viene inoltre a sapere che quasi il 49% dei consumatori nel mondo (31% degli italiani) è omnishopper, ovvero fa regolarmente la spesa utilizzando sia i canali fisici sia canali online. I supermercati e i negozi di alimentari costituiscono, nel nostro Paese, l’opzione preferita dal 63% del campion sondato e questa percentuale sale al 66% tra gli Struggler e i Cautious. Entrando più nel dettaglio, il supermercato è il canale di vendita più utilizzato per la spesa settimanale per l’88% degli Struggler, mentre il punto vendita preferito dal 34% dei Thriver sono i negozi indipendenti e le botteghe. Lo studio rivela anche che solo il 7% degli italiani sceglie di fare la spesa esclusivamente online, percentuale che sale al 14% tra i Rebounder e scende al 4% tra i Cautious.

Luca De Nard, amministratore delegato di NielsenIQ Italia, ha commentato i risultati dell’indagine ricordando che la pandemia ha cambiato le priorità dei consumatori e, di conseguenza, i loro comportamenti legati all’acquisto: «In uno scenario in cui nuove varianti del Covid-19, eventi geopolitici e pressioni macroeconomiche contribuiscono a creare incertezza nella società – ha detto –, un maggior numero di consumatori sarà penalizzato dal punto di vista finanziario, quindi la cautela sarà più diffusa e il divario economico si allargherà. I brand devono iniziare ad analizzare con attenzione i feedback dei propri clienti, puntando sempre di più a una targetizzazione delle attività promozionali».

 

 

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