Dietro le quinte del 24° ForumClub, International Congress & Expo for fitness, sport & wellness clubs, si lavora a pieno regime, con una regia che punta sull’eccellenza dei protagonisti e sulla qualità dei contenuti.

Come ha stabilito dal Dpmc del 14 gennaio scorso, fitness club, centri sportivi e piscine non riapriranno prima del 5 marzo, nonostante durante la breve fase di riapertura gli operatori abbiano applicati con scrupolo i rigidi protocolli sanitari di sicurezza, accollandosi ingenti spese per la messa in sicurezza delle proprie strutture. La speranza di riaprire il 25 gennaio o il primo febbraio è stata delusa e la situazione si fa ulteriormente difficile per l’intero comparto: migliaia di impianti rischiano di non riaprire e sono a rischio 200.000 posti di lavoro.
Le sigle più rappresentative delle imprese e delle associazioni che gestiscono impianti natatori hanno fatto squadra, come spesso accade nelle situazioni più estreme. Agisi - Associazione Gestori Impianti Sportivi Italiani, ANIF - Eurowellness, Assonuoto, Comitato Piscine Liguria-Insieme si vince e Gestori del Piemonte, coordinate da ForumPiscine, tramite propri rappresentanti hanno incontrato in diverse occasioni, tra novembre e gennaio, il Dipartimento dello Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, avviando un dialogo costruttivo sulle istanze imprescindibili per la sopravvivenza e la ripartenza delle quasi 5000 piscine pubbliche in Italia.
Due i documenti condivisi dalle associazioni: “Le quattro istanze per la sopravvivenza delle piscine”, presentate ufficialmente lo scorso 4 dicembre al Dipartimento dello Sport, e “Le sei istanze per la ripartenza”, presentate lo scorso 31 dicembre. All’apprezzamento da parte del Dipartimento Sport per le informazioni dettagliate contenute nei documenti a supporto delle istanze, è seguito un confronto informale e diretto per meglio definire le necessità del settore, in relazione all’emergenza Coronavirus, e individuare misure di sostegno integrative e migliorative da inserire nel quinto Decreto Ristori e nei provvedimenti che seguiranno.
Nel momento in cui scriviamo, nel pieno delle consultazioni per il dopo Conte bis, non conosciamo ancora l’esito definitivo dell’azione svolta dalle Associazioni (il provvedimento sui Ristori è in stand by), ma più di una rassicurazione è arrivata su alcune delle misure richieste e sui criteri di definizione dei contributi. Non ci resta che attendere.
Tra le richieste presentate al Governo figura un contributo per le chiusure in percentuale sugli introiti del 2019, una proroga automatica da 3 a 5 anni di concessioni e affitti; l’uso della leva fiscale per ridurre i costi energetici e l’estensione al settore dell’ecobonus del 110%.
Il Sole 24 Ore, lo scorso 24 gennaio, ha pubblicato un articolo sulla crisi del settore composto da centri fitness, centri sportivi e piscine, dando spazio a questa iniziativa che ha unito gli operatori, portando a un confronto costante e costruttivo con il Dipartimento Sport.
Scarica sotto l’articolo de Il Sole 24 Ore
