Andrea Abodi
In Inghilterra, lo scorso 12 aprile fitness club, centri sportivi, piscine e studi hanno finalmente riaperto i battenti. È la prima volta che accade nel 2021, dopo 114 giorni di chiusura forzata, e la terza dall'inizio dell'emergenza coronavirus, che ha imposto tre lockdown ai quali hanno fatto seguito altrettante riaperture. Alcuni operatori, per festeggiare il ritorno degli iscritti, hanno addirittura aperto a mezzanotte. Le attività di gruppo non sono però consentite fino al 17 maggio, creando malumori tra gli operatori che reputano questa decisione illogica e infondata dal punto di vista scientifico.
«Un recente studio – ha commentato Liz Terry, direttrice della rivista HCM – condotto da ukactive, la cui validità è stata riconosciuta anche dal Governo del Regno Unito, dimostra che i centri fitness sono luoghi controllati e sicuri in relazione al COVID-19, molto di più di tanti altri luoghi. Questa indagine dimostrerebbe, dunque, che le persone possono frequentarli con tranquillità per mantenersi in forma e, soprattutto, tutelare la propria salute, anche sul piano della prevenzione, rafforzando il proprio sistema immunitario. E un altro recente studio sulla longevità, intitolato “Alzare il livello della salute” e presentato all'inizio di aprile, ha mostrato che la pandemia ha accentuato le diseguaglianze inerenti la salute presenti nella società, ricordando che il 90% delle persone che sono morte a causa del COVID-19 erano già in precarie condizioni di salute. Questo studio mostra in modo scioccante – ha sottolineato Terry – che 40.000 decessi sarebbero stati evitati nel Regno Unito se il tasso nazionale di mortalità causata dal COVID fosse stato tanto basso quanto lo è stato nei luoghi meno poveri e meno svantaggiati del Paese. Il settore del fitness e del benessere – ha concluso – deve fare tutto il possibile per contribuire in modo significativo a ridurre queste devastanti ineguaglianze in termini di salute».
In Galles i fitness club e i centri sportivi riapriranno invece il 3 maggio, quando le restrizioni imposte dal Governo non saranno più in vigore. In Scozia riapriranno invece il 26 aprile, mentre in Irlanda del Nord la data di riapertura non è ancora stata ufficializzata, anche se si ritiene che potrebbe essere il 26 aprile.