Lettera aperta al Governo a sostegno del settore

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Redazione
Martedì, Aprile 7, 2020
I principali quotidiani nazionali hanno pubblicato oggi la lettera aperta al Governo promossa da Wellness Foundation insieme ai principali operatori e in rappresentanza di migliaia di club.

Oggi, sui principali quotidiani nazionali, è stata pubblicata una lettera aperta al Governo, promossa da Wellness Foundation insieme ai principali operatori e in rappresentanza di migliaia di club affiliati alle Associazioni di Categoria a favore del nostro settore, duramente colpito dall’emergenza in corso e dalla chiusura delle palestre. Un importante investimento a sostegno del settore, una dimostrazione di vicinanza e partnership con tutti gli operatori.

Di seguito riportiamo la lettera comparsa questa mattina sulle maggiori testate.

 

PROPOSTE DAI CENTRI FITNESS E SALUTE PER LA RIPRESA

 

Al Presidente del Consiglio dei Ministri

Al Ministro della Salute

Al Ministro dell’Economia

 

Illustri Presidente del Consiglio e Ministri,

noi operatori del settore Fitness per lo Sport e la Salute, desideriamo richiamare la Vostra attenzione sull’urgenza di dare risposte forti e concrete al settore del fitness e del wellness colpito in maniera durissima dalla chiusura dei nostri centri in tutta Italia.

 

Parliamo a nome di un settore che conta quasi 25.000 aziende e ha un fortissimo impatto economico e sociale sul Paese: 20 Milioni di italiani grazie alle nostre attività si prendono cura della loro salute; oltre 5 milioni di bambini frequentano i nostri corsi; 120.000 posti di lavoro; 12 Miliardi di Euro di giro d’affari annuo; ingenti investimenti in innovazione, tecnologie, edilizia e arredi. Se aggiungiamo gli impianti sportivi, le cifre indicate salgono a 100 mila strutture e 1 milione di addetti.

 

Oltre all’impatto economico generato dalle nostre imprese, il nostro settore crea un enorme valore sociale in termini di educazione ai sani stili di vita e alla prevenzione per combattere i rischi di obesità, soprattutto infantile, malattie cardiovascolari e tumori.

Come affermato in modo forte e chiaro dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, l’esercizio fisico è un potente farmaco efficace contro le principali malattie croniche, ma troppo spesso ce ne dimentichiamo. La palestra è soprattutto un investimento in salute: star bene conviene. Alle persone, allo Stato, alle imprese.

 

Proprio in questo momento, tra l’altro, la sedentarietà che la situazione impone incrementa l’esigenza di favorire l’esercizio fisico al fine di rafforzare le difese immunitarie, di migliorare il funzionamento degli apparati cardio-respiratorio e di conservare e, se possibile, migliorare la salute dei cittadini.

 

La totale chiusura di palestre e centri fitness, dal punto di vista sociale, non consente di raggiungere tali obiettivi e, dal punto di vista economico, sta mettendo in ginocchio l’intero settore.

 

 

VI SOTTOPONIAMO QUINDI LE SEGUENTI PROPOSTE CONCRETE:

 

- L’istituzione di un Comitato tecnico congiunto con il Ministero della Salute per definire insieme le regole che ci consentano di riaprire nei tempi più brevi possibili, mettendo sempre al centro la sicurezza e la salute delle persone.

 

- Rendere detraibili in Dichiarazione dei redditi le spese per l’attività fisica da parte di tutti, senza limiti d’età e di spesa.

 

- Estendere e potenziare, fino al momento della riapertura dei centri, gli ammortizzatori sociali per i collaboratori delle nostre aziende in ogni forma: dipendenti, partite IVA, contratti sportivi.

 

- Estendere al nostro settore finanziamenti a fondo perduto e/o a tassi 0 con ammortamento a 10 anni per permettere, nonostante la crisi di liquidità, gli investimenti in formazione dei collaboratori, in innovazione tecnologica e in consulenza.

 

- Estendere il credito d’imposta sulle locazioni immobiliari anche alla categoria catastale D6 e D8

 

    In gioco non è solamente una fetta fondamentale dell’economia italiana, ma anche la salute, la qualità della vita dei nostri concittadini e la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale.

     

    Grazie.

     

     

    *Fonti: ISTAT, CONI, Unioncamere-Unionimprese, Istituto Superiore di Sanità – anno 2019

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