OMS: il nuovo piano d’azione globale per promuovere l’attività fisica

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Autore: 
Davide Venturi
Lunedì, Ottobre 22, 2018
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha lanciato "More active people for a healthier world", il primo piano d’azione globale il cui fine è promuovere lo stile di vita fisicamente attivo

L'Organizzazione Mondiale della Sanità, in risposta alla richiesta dei governi di linee guida aggiornate in merito a politiche efficaci per favorire una maggiore diffusione dell’attività fisica in tutta la popolazione, in special modo tra le fasce più sedentarie come donne adulte e adolescenti, ha lanciato "More active people for a healthier world". Si tratta del primo piano d’azione globale il cui fine è promuovere lo stile di vita fisicamente attivo, sviluppato attraverso un vasto processo di consultazione che ha interessato, nel 2017, i governi, i rappresentanti della Società internazionale per l’attività fisica e la salute (International Society for Physical Activity and Health - Ispah) e i portatori di interesse di vari settori, tra i quali figurano sanità, sport, trasporti e pianificazione urbanistica, nonché la società civile, il mondo della ricerca e dell’università e l’imprenditoria privata.

 

Logo World Health Organization

 

I quattro obiettivi strategici messi a fuoco dal piano d’azione per promuovere l’attività fisica sono associati a un numero variabile di politiche e a 20 azioni specifiche. Di seguito i quattro obiettivi strategici del piano d’azione More active people for a healthier world:

  1. Costruire società attive (norme e comportamenti sociali). Promuovere un cambiamento paradigmatico in tutta la società attraverso l’informazione completa e incisiva, lo scambio delle conoscenze e una maggiore consapevolezza circa i molteplici benefici dell’attività fisica praticata con costanza e in base alle capacità di ciascun individuo, a tutte le età. Per questo obiettivo sono stati proposti 4 interventi di natura politica;
  2. Costruire ambienti di vita attivi (spazi e luoghi). Realizzare e mantenere spazi e luoghi sicuri e accessibili a tutte le persone (di ogni età e status socioeconomico), situati nelle loro città e comunità, in cui sia possibile svolgere attività fisica regolarmente, in base alle proprie capacità. Per questo obiettivo sono proposti 5 interventi di natura politica;
  3. Promuovere stili di vita attivi (programmi e opportunità). Progettare e proporre, in più contesti (scuola, lavoro, comunità...), programmi e opportunità adatti alle diverse esigenze di vita e legate all’età, per incoraggiare individui, famiglie e i gruppi maggiormente esposti al rischio sedentarietà a sperimentarsi in stili di vita attivi e a consolidarli. Per questo obiettivo sono proposti 6 interventi di natura politica;
  4. Orientare i sistemi di governo alla promozione dell’attività fisica e della salute (leve politiche e di governo). Garantire gli investimenti necessari per rafforzare il lavoro di gestione e di coordinamento di azioni efficaci di promozione dell’attività fisica. Un lavoro definito a livello internazionale, nazionale e locale. Questo obiettivo riguarda principalmente la governance, la leadership, le partnership intersettoriali, le azioni di advocacy, i sistemi informativi e gli strumenti di finanziamento tra settori diversi. Per questo obiettivo sono proposti 5 interventi di natura politica.

 

Locandina More active people for a healthier world

 

Infine, il nuovo Piano dell’OMS dichiara, in più punti, che per promuovere l’attività fisica non intende proporre un’unica linea di intervento politico in quanto gli interventi e le azioni descritte vanno necessariamente adattate alle caratteristiche e ai bisogni dei singoli Paesi, così come ai risultati già raggiunti in tale ambito. L’OMS tratta gli argomenti oggetto di questo primo Piano d’azione globale sull’attività fisica dal 2002, anno in cui, per celebrare la "Giornata mondiale per la salute", scelse il tema dell’attività fisica con l’iniziativa intitolata Move for Health, con la quale ne ha riconosciuto gli straordinari benefici per la salute, ossia il fatto che funga da fattore protettivo. I vari documenti d’indirizzo e di accompagnamento alla progettazione di azioni concrete scritti da allora sono ovviamente tenuti in considerazione dal nuovo Piano.

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