La digitalizzazione nel mon

Le nuove linee-guida diffuse dalle Regioni il 26 maggio per la ripresa in sicurezza delle attività produttive forniscono innanzitutto indicazioni chiare per l’informazione e la sensibilizzazione degli utenti circa le misure igieniche e i comportamentali finalizzati al contenimento della trasmissione del SARS-CoV-2.
Le indicazioni rivolte alle strutture termali e ai centri benessere, autonomi o inseriti all’interno di strutture ricettive, riguardano anche le varie attività praticabili in tali strutture, tra le quali, solo per citarne alcuni, fangoterapia, balneoterapia, massoterapia, idromassaggio, sauna e bagno turco. Prima di riaprire al pubblico ed erogare le prestazioni termali, i centri devono eseguire adeguate opere di prevenzione e controllo del rischio di contaminazione del sistema idrico (ad esempio contaminazione da Legionella).
Per le piscine termali è previsto il piano di contingentamento degli accessi, con particolare attenzione agli ambienti interni e agli spazi chiusi, e raccomandato, ove possibile, la creazione di percorsi obbligati di accesso e uscita dalle piscine e dalle aree verdi per favorire il distanziamento. Per quanto concerne la densità di affollamento in vasca, l’indice indicato è pari a di 7 metri quadrati di superficie d’acqua a persona per le piscine le cui dimensioni e le cui regole consentono l’attività natatoria: Se quest’ultima non è consentita, sono sufficienti 4 metri quadrati di superficie d’acqua a persona.
Per i centri benessere è previsto il contingentamento degli accessi per mantenere il distanziamento interpersonale di almeno 2 metri in tutti gli ambienti chiusi, salvo gli appartenenti allo stesso nucleo familiare, i conviventi, le persone che occupano la stessa camera o che in base alle disposizioni vigenti non siano soggetti al distanziamento interpersonale.
Per tutti i dettagli, scarica il documento contenente le schede tecniche
