Dall’Association of Pickleball Professionals si viene in
La riaperture di fitness club, centri sportivi e piscine è finalmente vicina, ma non si conosce ancora la data perché il Governo prenderà questa decisone in base e ai dati relativi agli sviluppi legati alla pandemia, confidando innanzitutto sull'accelerazione della campagna vaccinale.
La speranza degli operatori, esasperati da una lunghissima chiusura divenuta insostenibile, è di riprendere l'attività a fine aprile. E intanto le Regioni hanno presentato al Governo, nel corso della Conferenza Stato-Regioni del 14 aprile, la loro proposte di linee-guida per far ripartire il mondo del fitness, dello sport e delle piscine, stilate nel rispetto delle più rigorose norme di sicurezza in relazione alla prevenzione dei contagi.
Nel documento si legge che “le palestre possono restare aperte anche in scenari epidemiologici definiti ad alto rischio, purché rispettino regole, distanziamento e integrino le norme con strategie di screening periodico del personale non vaccinato”. Prevede, inoltre di “redigere un programma delle attività il più possibile pianificato, ad esempio con prenotazione, e di regolamentare gli accessi in modo da evitare condizioni di assembramento e aggregazioni e di mantenere l'elenco delle presenze per un periodo di 14 giorni”. Confermata, inoltre, il controllo della temperatura corporea per vietare l'accesso in caso di temperatura superiore a 37,5 °C.
E come noto, a giugno il pubblico sarà ammesso allo Stadio Olimpico di Roma per gli Europei di calcio: un numero di spettatori pari al 25% della capienza dell'impianto potrà seguire le partire dal vivo. Un segnale importante anche questo verso una certa normalità della quale c'è un disperato bisogno. Valentina Vezzali, Sottosegretario al Governo con delega allo sport, in una recente intervista rilasciata a Adnkronos ha definito la riapertura al pubblico dell'Olimpico “un momento simbolo, con l'auspicio che sia il culmine di un percorso di ripartenza di tutto il movimento sportivo”.