Zoo Fitness, il movimento primordiale che richiama gli animali

Il progresso come ritorno alle origini, anche quando si parla di Fitness. Questo è il principio alla base di tanti nuovi trend dell’attività fisica, come ad esempio il crawling, e questo è anche ciò su cui si basa lo Zoo Fitness, una nuova disciplina – già popolarissima Oltralpe – che imita i movimenti degli animali per bruciare i grassi e allenare i muscoli. A inventarsela – è ovvio – sono gli Stati Uniti, e nel 2017 questa nuova formula di training ha avuto tanto successo da finire nella Top 10 delle discipline sportive più praticate nelle palestre americane. Arrivato oltreoceano, tuttavia, la fama di questo nuovo allenamento è tutt’altro che scemata. Scandita da esercizi che, come si è detto, riprendono i movimenti degli animali, la popolarità raggiunta dallo Zoo Fitness è significativa, e dovuta non solo alla sua componente animal-friendly, ma al fatto che come allenamento questo nuovo modello fa sudare, fa bruciare i grassi e in più è divertente.

I movimenti sono primordiali e vanno eseguiti a intervalli ad alta intensità, così come previsto dalle regole del fitness moderno, più veloce e intenso rispetto al passato per adeguarsi ai ritmi di vita di buona parte della popolazione occidentale. Inoltre, ogni passo, ogni gesto delle braccia, si fonda sui movimenti naturali del corpo: saltare, piegarsi, chinarsi, spingere. Tanto per fare qualche esempio.

Il risultato è un consumo di calorie, tra training aerobico e anaerobico, significativo: circa 600 in mezz’ora di esercizi. Ma nemmeno la varietà viene a mancare: tra salto della rana, camminata dell’orso e passo del camaleonte, sono oltre 100 i movimenti da combinare per un allenamento intenso e appagante. E non resta che scegliere gli animali più adatti alla propria fisicità.

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