Il centro fitness più grande del mondo

The Mirai
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Redazione - Foto © Moritz Schmid/McFIT GLOBAL GROUP
Giovedì, Giugno 28, 2018
Tra i grandi progetti di Rainer Schaller, fondatore del network di club low cost McFIT, c’è The Mirai, il più grande centro fitness del mondo il cui fine è appassionare all’esercizio fisico il maggior numero possibile di persone. L’imprenditore e visionario tedesco svela, in anteprima assoluta, questo affascinante progetto di cui pubblichiamo le prime immagini

Rainer Schaller (nella foto sotto), fondatore, socio unico e CEO di McFIT, network internazionale di club low cost presente anche in Italia, ha recentemente ceduto la gestione operativa del core business aziendale al COO Vito Scavo. Una svolta che gli consentirà di dedicarsi anche ad altri avvincenti progetti, tra i quali spicca la realizzazione del centro fitness più grande del mondo. Lo abbiamo intervistato e la prima domanda, ovviamente, riguarda questo sontuoso e affascinante progetto che l’imprenditore e visionario tedesco presenta così: «Stiamo progettando The Mirai, il più grande centro fitness del mondo nel quale gli amanti del movimento s’incontreranno e condivideranno il fascino del fitness, scopriranno le ultime tendenze, svilupperanno insieme il futuro, diventando loro stessi i protagonisti di un mondo nel quale il movimento ha un ruolo fondamentale. Con The Mirai - puntualizza Schaller - vogliamo dar vita a una piattaforma, attiva tutto l’anno, tramite la quale riunire gli operatori e i consumatori con l’obiettivo di rendere quante più persone possibile entusiaste del fitness, anche coloro che non hanno avuto alcun contatto con questo mondo fino ad ora».

 

Rainer Schaller

 

Un progetto senza precedenti

The Mirai, che in giapponese significa "futuro", sarà un enorme luogo del fitness futuristico, ubicato a Oberhausen, città situata a 30 chilometri a nord di Düsseldorf. Si svilupperà su un’area di oltre 55.000 metri quadrati e non prevederà quote associative mensili, attuando un concept rivoluzionario. «Il mondo - prosegue Schaller - si muove sempre più velocemente, ma noi non ci muoviamo. Ciò comporta enormi sfide per la società e, in definitiva, per ciascuno di noi. Sono convinto che il mondo sarà migliore quando si muoveranno più persone. Proprio con questo obiettivo, abbiamo bisogno di The Mirai come progetto di punta per motivare milioni di persone a fare più esercizio divertendosi. Ritengo che futuro sia il nome migliore che potessimo trovare per un progetto del genere». Viene spontaneo chiedersi come vengano certe idee e, più in generale, come si faccia a essere innovativi, se non addirittura visionari, e la risposta di Schaller non si fa attendere: «Traggo ispirazione, principalmente, dal mio spirito sportivo e sano, vivendo secondo questo motto: non si possono raggiungere degli obiettivi se non se ne hanno. Inoltre, mi lascio ispirare dai luoghi e dalle culture straniere, che cerco di conoscere viaggiando il più possibile. Le mie impressioni e sensazioni si riflettono anche nel design dei club John Reed».

 

The Mirai

 

Il futuro del settore

Gli chiediamo, quindi, quali sviluppi prevede per il nostro settore nel prossimo quinquennio e anche al riguardo il fondatore di McFIT ha le idee molto chiare: «Il fitness sarà una parte consolidata e riconosciuta del settore salute e benessere. Le strutture dedicate all’esercizio fisico hanno continuato a specializzarsi per rivolgersi ai vari target group. Per questa ragione, la loro offerta fitness è molto sfaccettata. Inoltre, la digitalizzazione ha accelerato la fusione tra fitness domestico, outdoor e indoor, dando alle persone la possibilità di allenarsi quando, dove e come vogliono. Oggi possiamo rispondere alle esigenze soggettive dei nostri clienti, che si tratti di allenamento individuale mirato o di attività di gruppo. Nell’odierna era digitale - puntualizza Schaller -, lo svolgimento di esercizio fisico non è più una necessità imprescindibile. La maggior parte della nostra vita si svolge on-line, possiamo addirittura acquistare qualsiasi cosa restando comodamente a casa. In un contesto simile è ancor più importante scegliere consapevolmente come muoversi e la motivazione e il vissuto durante l’esercizio fisico hanno oggi un ruolo importantissimo. Con The Mirai vogliamo far sì che il fitness abbia il suo tempio e diventi un’attività di massa, accessibile a tutti».

 

The Mirai

 

Un settore dalle grandi potenzialità

Schaller ricorda quindi che l’app Cyberobics è stata recentemente lanciata anche sul mercato italiano per consentire a uomini e donne di allenarsi ovunque e in qualsiasi momento: «I corsi Cyberobics sono tenuti in luoghi mozzafiato degli Stati Uniti dai migliori trainer del mondo. L’app mette a disposizione più di 70 corsi diversi e ogni due settimane propone un nuovo workout». Per quanto concerne le ragioni per le quali il settore fitness continua a conquistare solo una piccola fetta della popolazione, Schaller ritiene che sia in gran parte una questione di branding: «Mi accorgo di continuo che, a livello mondiale, sono pochissimi i marchi davvero rilevanti per il consumatore finale». E la domanda successiva ha a che fare con il successo del brand McFIT, che l’imprenditore di Bamberga spiega così: «McFIT, con le sue idee non convenzionali, è stato un pioniere nel mercato del fitness che, negli ultimi 20 anni, ha rivoluzionato. Il nostro team è coerente, condividiamo gli stessi valori, amiamo quello che facciamo Il gigantesco tempio del fitness del futuro sarà dotato anche di un’area congressuale e lavoriamo con affiatamento per raggiungere un obiettivo comune: rendere il fitness uno sport popolare e accessibile a tutti. A volte, quando vado a letto la sera - aggiunge -, mi dispiace quasi dovermi fermare. Sono convinto che ognuno di noi, ogni giorno, debba dare il massimo di sé per trasformare le proprie visioni in realtà». Un operatore di questo calibro che cosa consiglierebbe ad altri imprenditori del fitness per aiutarli ad avere successo? La sua risposta è un motto più che condivisibile: «Non vendere canne da pesca se non sai pescare. Valutando la qualità dei risultati, è sempre possibile stabilire se qualcuno è realmente appassionato di ciò che sta facendo. Ho iniziato più di 20 anni pensandola così e oggi non ho ancora cambiato idea».

 

The Mirai

 

Il mercato italiano del fitness

Oggi i club identificati dal marchio McFIT presenti in Italia sono 29, ai quali si aggiunge il John Reed Fitness Music Club di Mestre. In Europa, McFIT Global Group conta più di 1,7 milioni gli iscritti ai suoi club. All’immancabile domanda sul piano di sviluppo in Italia, Schaller risponde così: «Attualmente stiamo progettando molti altri centri nelle principali città italiane e l’obiettivo è aprire 100 club nei prossimi 10 anni. La mission di McFIT, anche in Italia, è diffondere la cultura dello sport e del movimento e al tempo stesso rendere il fitness accessibile al maggior numero possibile di persone, offrendo loro strutture di qualità dal punto di vista delle attrezzature, dell’innovazione, del design e degli arredi. Desideriamo che i nostri abbonati si sentano a proprio agio, a casa loro, e per questo sempre motivati ed entusiasti. Il mercato italiano del fitness - aggiunge - è il quarto per importanza in Europa dopo Regno Unito, Germania e Francia, dunque è per noi di fondamentale importanza». Concludiamo il nostro incontro a tu per tu con Rainer Schaller chiedendogli come vede il futuro del mercato italiano del fitness nei prossimi 5 anni. Ecco la sua incoraggiante risposta: «Prevedo un futuro del mercato italiano del fitness molto positivo perché il potenziale è enorme. C’è molto da fare perché la sua crescita è più lenta rispetto a quella di altri paesi europei. La percentuale di popolazione che pratica regolarmente sport e attività motoria è pari a circa il 28%, contro una media europea che si attesta intorno al 42%. Crediamo di avere molte opportunità in questo mercato nei prossimi anni».

L'articolo è pubblicato nel n. 163 della rivista Il Nuovo Club e contiene altre immagini

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