Ritorno alla piena capienza per palestre, centri sportivi e piscine: la road map del Governo

Attività di gruppo in palestra
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A cura della Redazione
Lunedì, Settembre 20, 2021
Entro il 30 settembre, il Comitato tecnico scientifico si esprimerà sulle attività nelle quali potrebbero essere rimosse le restrizioni. Fitness club, centri sportivi e piscine potrebbero ritornare alla normalità il prossimo 15 ottobre.

Il Governo intende accelerare sulle riaperture: entro il 30 settembre, il Comitato tecnico scientifico dovrà esprimere il proprio parere sulle attività che potrebbero essere affrancate dalle restrizioni precedentemente imposte. Tale orientamento è favorito dall’effetto green pass, la cui obbligatorietà ha fatto impennare le prenotazioni dei vaccini (+ 20-40%).

Per quanto concerne i vincoli di capienza imposti a palestre e piscine, potrebbero essere rimossi, con il ritorno agli accessi senza limitazioni, il prossimo 15 ottobre. Per quanto concerne invece la rimozione dell’obbligo della mascherina al chiuso, pare che l’esecutivo sia intenzionato ad aspettare il raggiungimento della soglia del 90% della popolazione vaccinata.

È in attesa di essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il decreto che stabilisce i beneficiari, e le modalità di erogazione, del contributo a fondo perduto destinato alle attività economiche maggiormente penalizzate dalle chiusure. Tale provvedimento – già illustrato su Fitness Trend – implica lo stanziamento di 140 milioni di euro destinati alle attività che tra il 1° gennaio e il 25 luglio 2021 hanno subìto una chiusura di almeno 100 giorni. A tale riguardo, Giampaolo Duregon – presidente di ANIF – ha fatto notare che il sostegno medio si aggirerà intorno ai 12.000 euro, a fronte di perdite, registrate da palestre, centri sportivi e piscine, che oscillano tra i 20.000 e i 100.000 euro, evidenziando l’insufficienza della misura.

Il contributo a fondo perduto verrà erogato direttamente sul conto corrente bancario o postale indicato nell’istanza da presentare seguendo le indicazioni del provvedimento che l’Agenzia delle Entrate è tenuta ad adottare entro 60 giorni dalla pubblicazione del decreto, subordinatamente alla notifica e approvazione della misura di aiuto da parte della Commissione Ue.

 

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