A.N.I.F. a tu per tu con l'Agenzia delle Entrate

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Il convegno "Aspetti normativi e fiscali nel mondo sportivo no profit" del 21 Ottobre 2011

Il convegno intitolato Aspetti normativi e fiscali nel mondo sportivo no profit, organizzato da A.N.I.F.-Eurowellness in collaborazione con la Fondazione OMNIA, si è svolto lo scorso 21 ottobre a Viterbo, di fronte a più di 200 gestori e proprietari di fitness club e centri sportivi che hanno partecipato attivamente all’incontro. La Direzione Centrale Normativa dell’Agenzia delle Entrate – rappresentata dal vice direttore Giovanni Spalletta, dal responsabile ufficio enti non commerciali-onlus Stefano Carrara e da altri membri dello staff – è intervenuta per raccogliere le istanze esposte dall’Associazione Nazionale Impianti Fitness&Sport.

Il presidente Giampaolo Duregon, nel corso della sua relazione introduttiva, ha richiamato l’attenzione sull’atteggiamento degli Organi di Controllo, non sempre rispettoso, suo avviso, della Risoluzione 38/E del 17 maggio 2010 e nei confronti dei centri sportivi che operano nel pieno rispetto delle normative di riferimento. Ha quindi proseguito, alternandosi con altri relatori dell’Associazione, ribadendo che il tesseramento dei frequentatori/praticanti delle Società Sportive Dilettantistiche, non essendo oggetto di alcun obbligo di legge, deve costituire solo un indicatore dello svolgimento dell’attività sportiva, soggetta al regime agevolato, e non una condizione necessaria in mancanza della quale decadrebbero automaticamente il beneficio fiscale.

Di conseguenza, il richiesto tesseramento dei frequentatori/praticanti da parte delle Società Sportive Dilettantistiche, ai fini dell’applicazione delle agevolazioni ex art. 148 TUIR e 4 DPR 633/72, deve essere preso in considerazione come ulteriore indicatore della natura sportiva dilettantistica dell’attività delle società a partire dalla prima data utile successiva alla emanazione della Risoluzione 38/E del 17 maggio 2010, ovvero non prima del 1 gennaio 2011. Al riguardo, infatti, occorre tener conto che fino a tale data la quasi totalità delle Società Sportive Dilettantistiche ha adeguato la propria condotta alla normativa fiscale vigente che nulla prevedeva in merito a tale presunto obbligo di tesseramento e che solo successivamente all’entrata in vigore della poc’anzi citata Risoluzione si è allineata all’indicazione in essa contenuta.

Tutto ciò appare inoltre coerente anche con la recente Delibera del 19 maggio 2011 del CONI firmata dal Presidente Petrucci e accolta dal Direttore Generale dell’Agenzia delle Entrate Attilio Befera, con la quale si è stabilito che, ai fini dell’adempimento dell’obbligo di iscrizione al Registro CONI, il riconoscimento provvisorio attribuito ai propri affiliati (ASD/SSD) dalle Federazioni Sportive Nazionali, dagli Enti di Promozione Sportiva e dalle Discipline Sportive Associate deve intendersi come riconoscimento definitivo fino al 31.12.2010.

A.N.I.F. ha inoltre ribadito che il fitness è a tutti gli effetti un’attività sportiva, composta da un complesso di attività che rientrano a pieno titolo sia nelle competenze istituzionali di ben 4 Federazioni Sportive Nazionali (Federazione Ginnastica d’Italia, Federazione Ciclistica Italiana, Federazione Italiana Pesi, Federazione Italiana Canottaggio) sia in quelle di tutti gli Enti di Promozione Sportiva. È inoltre propedeutica alla preparazione atletica di tutte le altre discipline olimpiche del CONI: dall’atletica leggera al nuoto, dal calcio al tennis, dalla pallacanestro alla pallavolo, dallo sci agli sport acquatici ecc. (cfr. la relazione di Barbone nel sito www.eurowellness.it).

Nel corso dell’incontro è stato inoltre richiamata l’attenzione sulle quote dei soci delle SSD che, secondo A.N.I.F., dovrebbero poter essere trasferite anche a un valore superiore a quello nominale in quanto attraverso questa operazione non si viola la norma contenuta nell’art.4 comma 6 TER, punto C della legge n. 128 del 21 maggio 2004 (“l’assenza di fini di lucro e la previsione che i proventi delle attività non possono, in nessun caso, essere divisi fra gli associati, anche in forme indirette”). Il trasferimento delle quote a terzi non intaccherebbe, infatti, il patrimonio della SSD in quanto si realizza al di fuori di questa.
Per quanto concerne invece la trasformazione eterogenea della AS in SSD, l’Associazione ha ribadito la sua posizione, ovvero la convinzione che le AS possano trasformarsi in società di capitali senza scopo di lucro, ai sensi dell’art.90 della Legge 289/2002, attraverso la trasformazione eterogenea introdotta dal D.lgs. n.6 del 17/01/2003 (riforma del diritto societario). Ha inoltre precisato che tutti i rapporti giuridici passano, senza soluzione di continuità, dall’Associazione alla Società Sportiva Dilettantistica.

Per quanti attiene ai nuovi mezzi di comunicazione e le nuove strategie pubblicitarie, A.N.I.F. ha ribadito la sua posizione, ovvero la convinzione che non possano in alcun modo mettere in discussione la natura senza fini di lucro delle AS/SSD riconosciute dal CONI (inserite nell’apposito Registro) che svolgono attività sportiva soggetta a esenzione fiscale ai sensi dell’art.90 L.289/2002 e suc. mod.
I rappresentanti dell’Agenzia, dopo aver ascoltato le relazioni, hanno affrontato in modo approfondito i problemi sollevati nel corso del’incontro, dedicando la massima attenzione anche alle istanze emerse nel corso del lungo e appassionato dibattito finale. L’Agenzia delle Entrate si è quindi impegnata a rispondere formalmente, con un documento, a tutti i quesiti. Si spera in tempi ragionevoli.

"Lo sport italiano nell’ultimo decennio: evoluzione e prospettive gestionali."

E' il convegno che A.N.I.F. - Eurowelnness terrà a ForumClub e ForumPiscine sabato 25 febbraio 2012 dalle ore 10:30 alle 13:30.

Per scaricare il programma vai al sito ForumClub.it

Per approfondire l'argomento leggi anche: "Il punto sulla “questione previdenzialedi Guido Martinelli, nell'area Leggi e Norme.

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