L’esercizio fisico riduce i deficit cognitivi in chi ha subìto un ictus

Cervello
Autore: 
Redazione
Venerdì, Marzo 3, 2017
Da una recente meta-analisi di 13 studi condotti negli Stati Uniti l’esercizio fisico strutturato riduce significativamente i deficit cognitivi nei soggetti che hanno subìto un infarto cerebrale

Nel corso della recente conferenza internazionale sull’Ictus, tenuta dall’American Stroke Association, sono stati presentati i risultati di una meta-analisi di 13 studi condotti su un campione complessivamente composto da 735 individui. È merso che l’esercizio fisico strutturato riduce significativamente i deficit cognitivi nei soggetti che hanno subìto un ictus, indipendentemente dalla durata del programma riabilitativo al quale si sono sottoposti. Anche l’attività motoria svolta fase cronica del decorso (a partire da tre mesi dall’ictus) si è dimostrata efficace in termini di miglioramento delle capacità cognitive.

Il professor Lauren E. Oberlin, dell’Università di Pittsburgh, in Pennsylvania, ha detto che «anche un programma della durata di sole 12 settimane risulta efficace, migliorando le condizioni anche dei soggetti nella fase cronica». Sono inoltre stati rilevati miglioramenti in aree specifiche come la funzione esecutiva, l’attenzione, la memoria e la velocità nel processare le informazioni.

Per quanto concerne la tipologia di attività, è stato rilevato che i beneficio migliori sono prodotti dalla combinazione di attività aerobica e allenamento per la forza. I fitness club possono dunque giocare un ruolo chiave per le tante persone colpite da infarto cerebrale.

 

 

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