Le palestre avrebbero dovuto restare aperte nel Regno Unito. Lo aveva recentemente assicurato il Dipartimento per il Digitale, la cultura, i media e lo sport in risposta a una petizione lanciata ad agosto dagli operatori che chiedevano alle istituzioni che i fitness-wellness club – diversamente da quanto stabilito dagli esecutivi di Francia, Italia e Germania - rimanessero aperti anche in caso di una risalita dei contagi. Il peggioramento della situzione sanitaria si è purtroppo verificato e il Governo ha imposto un nuovo lockdown, dal 5 novembre fino ad almeno il 2 dicembre.
La petizione chiedeva innanzitutto la conferma che i fitness club non sarebbero stati automaticamente chiusi nell'ambito di eventuali nuove misure anti-Covid. In secondo luogo, chiedeva che non venissero inseriti, in termini di rischio, nello stesso gruppo dei pub. Creata ad agosto, prima dell'annuncio da parte del Governo d'Oltremanica del nuovo sistema di allarme a tre livelli, la petizione è diventata virale, raccogliendo in breve tempo più di 380.000 firme. Il Parlamento britannico (che è tenuto a considerare tutte le petizioni che ottengono più di 100.000 firme) aveva pubblicato la sua risposta il 28 ottobre, tramite il Dipartimento capitanato da Oliver Dowden, rassicurando, con oltre 500 parole, gli operatori di centri sportivi, poiscine e palestre sul fatto che queste strutture non sarebbero state automaticamente incluse nelle attività da fermare in caso di lockdown. In particolare, il Dipartimento aveva affermato che "lo sport e l'attività fisica sono incredibilmente importanti per la nostra salute fisica e mentale e sono un'arma vitale contro il Coronavirus. Ecco perché ci siamo assicurati che le persone potessero fare esercizio, almeno una volta al giorno, anche durante il massimo lockdown, e perché abbiamo aperto le strutture sportive e ricreative di base non appena fosse sicuro farlo”. Il Governo Johnson ha recentemente svelato l’ultima versione del piano di controllo della pandemia da Coronavirus che sta funestando il Regno Unito con picchi di contagio altissimi. Il sistema prevede tre livelli di allerta, a cui corrispondono regole sempre più stringenti per quanro attiene a mobilità e distanziamento sociale, fino ad arrivare ad un vero e proprio lockdown locale.